Contemporaneamente alle finiture sullo scafo (stuccatura e verniciatura), ho preparato l'infrastruttura.
Per mantenere l'accessibilità all'interno ho dovuto fare rimovibile l'intero blocco dei ponti. Ho quindi innanzitutto posato un listellino sulle costole delle ordinate (vedi foto precedente, in alto), in modo da avere un piano di appoggio. Ho controllato che fosse tutto a livello ed ho stuccato qualche piccola irregolarità. Ho quindi iniziato a posare i vari ponti e, ponte per ponte, ho creato l'infrastruttura interna.
La linea di divisione tra scafo e ponti è esattamente sulla linea del ponte D, del quale non ho fatto alcun dettaglio. Dal ponte C in su fa parte del blocco che si smonta e sono presenti i dettagli delle pareti esterne delle cabine e le murate.
L'accoppiamento tra scafo e ponti avviene ad incastro e la tenuta è garantita da magneti. Per adesso non ci sono sistemi di tenuta all'acqua, quando avrò finito valuterò se sarà possibile montare una sorta di guarnizione.
Le finestre delle cabine sono chiuse con plastica trasparente (quella dei blister), anche se non sono a tenuta d'acqua.
Quì una veduta d'insieme. Le parti che rimarranno a legno sono mascherate per non sporcarle durante la verniciatura.
In questa foto ho già montato le luci di via (due led microscopici, fresati per portarli a misura).
Le finestrature sono state in parte tagliate dal piano (quelle più distanziate tra loro) ed altre sono stare realizzate aprendo un finestrone lungo e poi mettendo dei listellini in verticale nelle zone da mantenere chiuse. Analogo sistema per i piloncini che sostengono i ponti superiori.
A prua si notano gli assi degli argani delle ancore. Sono azionati (purtroppo assieme, non avevo spazio per fare due meccanismi separati) da un motore con un ingranaggio ad elica senza fine che aziona due ruote dentate, che a loro volta trascinano gli assi.
Carlo