Citazione:
Originalmente inviato da pieromuzio Il lato curioso come il solito è che allora, sia nel cicolo chiuso Monzese, team Italia ecc, l'OPS 40 "non andava" in acrobazia , "non era adatto" ! Guarda caso negli USA.............. vincevamo le Nazionali........ . Poi anche li come nell'F3A , Pylon FAI ecc. arrivò l' OS che sponsorizzò pesantemente Hunt e gli altri................
Saluti.
Piero Muzio - FAI 241 |
Sono stati tempi ed approcci diversi al problema: ricordo come fosse oggi Compostella nel 73-74 con il primo dei suoi famosi "Tango", un modello color caffelatte,montare un OPS 40 sla con un microscopico silenziatore autocostruito che tappava lo scarico salvo 3 tubetti da 4mm nel tentativo di depotenziare la belva ,
non ricordo l'elica ma al tempo le scelte erano rigide e sicuramente con il passo abitualmente usato le velocita' erano eccessive.
E' solo dopo gli anni 80 ( e da noi anche dopo i 90..) che si e' imparato ad adattare il passo al regime ideale del motore e non viceversa.
Il problema in f2b non e' la potenza ma il controllo automatico della stessa.
I motori a 3 travasi possono tendere a smagrare e rimanere cosi' dopo le prime figure anche se carburati correttamente, risultando ingestibili.
Le pipe hanno introdotto un sistema di controllo che impedisce quel comportamento anomalo.
Naturalmente il regime medio e' molto piu elevato ed a cio' si sopperisce con passi ridotti 3-4 contro i 5-6 di un tempo.