ecco l'anello una volta realizzato
(all interno di esso verrà poi installato un silent block (una fettina di tubicino siliconico) necessario ad assecondare la torsione trasversale ad opera del movimento della sospensione (in twist, come si dice in gergo insomma)
per determinare l'esatta lunghezza del foglio madre dovremo calcolare sia lo sviluppo in piano del foglio che la quantità di foglio che verrà sottratta per fare l'anello.
ma basta fare la prova al vero con una striscetta di plastica flessibile di uguale spessore per trovare la lunghezza esatta del foglio.
(in pratica prima proveremo a piegare e fare gli anelli su la striscia in plastica, verificando quanto materiale si "mangia" la curvatura e la realizzazione degli anelli.)
una volta calcolato quanto deve essere lunga la striscia madre distesa in piano e quanto di essa costituirà i due anelli conosceremo la lunghezza delle strisce d'acciaio da utilizzare.
poi basta segnare su entrambi i capi quanto materiale verrà utilizzato per l'anello, e arrotolare il foglio rovente solo sino a quel segno.
in questo modo otterremo con sufficiente precisione due fogli madre identici in lunghezza anche dopo aver realizzato gli anelli:
una volta terminato il foglio madre potremo tagliare a lunghezza anche gli altri fogli, tenendo conto che dovranno essere di lunghezza decrrecente.
alcune balestre hanno invece un secondo foglio madre privo di anelli, lungo come il precedente, per rinforzare anche la zona degli anelli, altrimenti soggetta a sollecitazioni importanti.
poi i seguenti fogli saranno via via più corti
ora veniamo al procedimento suggerito dal modellista per curvare i fogli.
come dicevo, egli invece che lavorare a freddo i fogli stessi sull'incudine come in diversi tipi di lavorazioni simili, formava i fogli "a caldo".
li inseriva semplicemente in una controforma (fondo di un barattolo) e col calore stesso i fogli si ritirano contro le pareti della controforma.
dopodichè gettava acqua fredda nella controforma
ho voluto dunque provare questo metodo pure io.
ecco cosa è uscito:
ora blocchiamo in posizione corretta i fogli, sovrapponendoli nel giusto ordine, e realizziamo due linguette che stringano i fogli tra loro.
la linguetta in lamierino (in questo caso rame, ma va bene anche ottone o ferro) è fissata sul foglio inferiore (quello in alto nella foto ) con una goccia di stagno
poi verrà rigirata dal lato opposto, imprigionando i fogli ma lasciandoli liberi di scorrere tra loro per permettere il molleggio
(la linguetta va quindi fissata SOLO sul primo foglio, senza permettere che la goccia di stagno la saldi su altri fogli, altrimenti la balestra non potrebbe molleggiare)
segue...