Esperienze di quest'anno:
Morris- profilo all'attacco 14 %, profilo all'estremità 16 %, bordo d'uscita molto spesso: 5 mm.
Mach 1- profilo all'attacco 14 % profilo all'estremità 12 %, bordo d'uscita affilatissimo: 0 mm.
Comportamento in volo praticamente uguale, un po' più veloce il Morris, ma uso una 12x10 contro una 13x8 con lo stesso motore e con pacco da 4000 contro 5200 ( sono elettrici ).
Entrata in vite più facile col Morris, nessuno dei due stalla a meno che lo decida il pilota tirando, rallentando al massimo e dando direzionale.
Il Morris è meno facile da rallentare, il peso è lo stesso, ma l'ala del Mach 1 mi pare abbia più superficie.
Non so se il CG dei due corrisponde a quello di progetto, dopo averli collaudati ho tolto un po' di piombo nel Morris e avanzato leggermente le batterie nel Mach 1 riducendo anche le corse del profondità in quest'ultimo, bisogna ricordarsi sempre che la posizione del CG, entro certi limiti, è una questione personale tra il modello ed il pilota.
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Quello che conta negli acro d'epoca, ma penso anche in quelli attuali, è la possibilità del modello di eseguire le manovre del programma, ma soprattutto, di andare diritto e non richiedere continue correzioni da parte del pilota e questo credo sia una caratteristica di tutti i modelli di un certo successo, poi sta alla capacità del pilota di affinare le impostazioni e le trimmature.
Il profilo è una cosa tra le meno importanti, a mio modo di vedere.
Come scriveva tantissimi anni fa un certo Wild Bill Netzeband a proposito dei modelli acro in VVC, dato un modello di buona impostazione quello che fa la differenza vera è la mano del pilota.