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| Finalmente Chiarezza
Finalmente chiarezza ENAC chiarisce: la telecamera sugli aeromodelli è OK per uso privato non specializzato. La differenza tra SAPR e Aeromodello Citazione:
Noi di Quadricottero News siamo stati i primi a segnalare un possibile problema interpretativo inserito nella nuova versione del regolamento ENAC sui mezzi aerei a pilotaggio remoto che entrerà in vigore il 15 settembre. ( leggi anche: Stangata ENAC agli Aeromodelli e Dronimodelli: vietata la telecamera a bordo? ) Poco dopo il nostro articolo si sono susseguite varie interpretazioni e richieste di chiarimenti.
Grazie allinteressamento del quotidiano Hitec del Corriere della Sera, DDAY, che ha intervistato ling. Alessandro Cardi dell ENAC, sono arrivati i chiarimenti tanto attesi.
Ling. Cardi ha chiarito che se luso di un drone è professionale rientra nella categoria dei SAPR ( Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto ) viene regolamentato dallEnac, se invece luso è privato rientra nel concetto di aeromodello e ha una normativa a parte.
Inoltre chiarisce il comma 6 dellarticolo 35, l origine della questione della telecamera su aeromodello, che afferma: Su un aeromodello utilizzato in un luogo aperto al pubblico non possono essere istallati dispositivi o strumenti che ne configurino luso in operazioni specializzate
Cardi dice che lEnac non intende certo limitare le riprese ad uso personale, quindi niente impedisce di usare droni con videocamere come ad esempio il Parrot Bepop o i droni DIJ: certo è che installando su un drone di questo tipo camere ad infrarossi, sensori che rilevano fughe di calore o sostanze particolari e camere per riprese microscopica per fessurazioni in edifici o ponte si sta facendo attività professionale mascherandola da privata.
Ling. Cardi ha anche affrontato la questione di GPS e volo a Waypoint che ormai sono inseriti di default nei anche nei dronimodelli lEnac è consapevole che sui moderni droni giocattolo sono presenti tecnologie che i vecchi aeromodelli non avevano, ma in ogni caso se luso è ludico e personale non ci sono problemi di alcun tipo.
Ricordiamo che gli aromodelli possono essere utilizzati soltanto in campi volo o in zone non popolate opportunamente selezionate dallaeromodellista. Laeromodello può essere fatto volare ad un massimo di 70 metri di altezza (150 se il pilota è titolare di un Attestato di aeromodellista con abilitazione al pilotaggio di aeromodelli rilasciato dallAero Club dItalia) e 200 metri di raggio dal radiocomando in modo tale da assicurare un contatto visivo tra pilota e drone.
| Nuovo regolamento droni: cosa si può fare e cosa invece è vietato Citazione:
Il fenomeno drone non sembra arrestarsi: oggi i droni vengono utilizzati per rilievi archeologici, riprese aeree, sorveglianza e analisi del suolo, ma si prospetta per loro anche un futuro da corrieri per merci e per il trasporto di piccole cose. I droni vanno regolamentati, e trattandosi di veri e propri velivoli che occupano lo spazio aereo lEnac, Ente Nazionale per lAviazione Civile, ha redatto giustamente un regolamento che disciplina il loro uso in ogni condizione per garantire le norme di sicurezza.
A breve i droni consegneranno i pacchi
In data 17 luglio è stata pubblicata la seconda versione del Regolamento "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto", un regolamento che entrerà in vigore dal 15 di settembre che introduce importanti novità, come la possibilità di sorvolo di aree urbane se sono soddisfatti precisi requisiti di sicurezza, come la presenza di un sistema primario di comando e controllo il cui software sia conforme agli standard aeronautici di cui alla specifica EUROCAE ED-12 almeno al livello di affidabilità progettuale D e di sistemi idonei a mantenere il controllo delle operazioni in caso di perdita del data link o a mitigarne gli effetti. Questo ci fa capire che non stiamo parlando di giocattoli, ma di droni decisamente costosi che richiedono non solo un pilota abilitato al controllo, ma anche una serie di specifiche e certificazioni che non sono immediate da ottenere.
Il permesso di sorvolare aree urbane non è comunque assicurato, perché nel caso di assembramenti di persone, cortei, manifestazioni sportive o aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di persone è comunque vietato far volare un drone.
LEnac ha giustamente regolamentato quei droni per attività professionali che possono costituire un rischio sia per il traffico aereo sia per la sicurezza delle persone, ma in molti si chiedono, giustamente, come ci si comporta con quei droni da intrattenimento che stanno spopolando nellultimo periodo.
Ci riferiamo ad esempio al Parrot Bepop, ai sofisticati DJI Phantom o Inspire e a tutti gli altri modelli che il mercato sta offrendo con funzioni più o meno avveniristiche, come ad esempio la possibilità di seguire un soggetto per scattare foto o riprendere video. Questo tipo di drone, se usato per scopi non professionali, non viene completamente regolamentato dallEnac perché rientra nel campo degli aeromodelli: lEnac, nella sezione VII del suo nuovo regolamento, stabilisce comunque alcune norme per rendere compatibile luso di questi droni con lo spazio aereo civile.
Per interpretare bene il regolamento, soprattutto la sezione dedicata agli aereomodelli, ci siamo rivolti direttamente allEnac, che nella persona dellingegnere Alessandro Cardi, Direttore Centrale Regolazione Tecnica, ci ha chiarito alcuni punti che apparentemente potevano sembrare poco chiari. Lingegner Cardi chiarisce subito che è proprio luso del drone a qualificare il tipo di drone: se luso è professionale rientra nella categoria dei SAPR, Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto, e viene regolamentato dallEnac, se invece luso è privato e rientra nel concetto di aeromodello e ha una normativa a parte.
La regola che prevale, anche se ci sono delle normative precise, è quella del buon senso: non bisogna infatti andare in un campo volo per far volare il drone, quindi un drone Parrot si può far volare in qualsiasi spazio purché non ci siano rischi per le persone. Far volare un drone vicino ad una strada trafficata è considerata ad esempio operazione rischiosa, sia per la possibilità di impatto sia per la possibile distrazione che il drone potrebbe provocare. Esistono anche delle limitazioni operative inserite per migliorare la sicurezza: laeromodello può essere fatto volare ad un massimo di 70 metri di altezza (150 se il pilota è titolare di un Attestato di aeromodellista con abilitazione al pilotaggio di aeromodelli rilasciato dallAero Club dItalia) e 200 metri di raggio dal telecomando, in modo tale da assicurare un contatto visivo tra pilota e drone.
Lingegner Cardi ci spiega anche il comma 6 dellarticolo 35: Su un aeromodello utilizzato in un luogo aperto al pubblico non possono essere istallati dispositivi o strumenti che ne configurino luso in operazioni specializzate: lEnac non intende certo limitare le riprese ad uso personale, quindi niente impedisce di usare droni con videocamere come ad esempio lottimo Parrot Bepop o i sopra citati DIJ: certo è che installando su un drone di questo tipo camere ad infrarossi, sensori che rilevano fughe di calore o sostanze particolari e camere per riprese microscopica per fessurazioni in edifici o ponte si sta facendo attività professionale mascherandola da privata.
Un drone per uso ludico che monta sensori professionali diventa un SAPR
Quello che è invece al limite della legge è la possibilità di alcuni droni di effettuare volo autonomo o di alzarsi in volo oltre i 70 metri di altezza: il Parrot Bepop, ad esempio, potrà presto volare su waypoint segnalati su Google Map in piena autonomia grazie al GPS. Questa funzionalità è ovviamente al limite, e se si passa la quota di 70 metri si esce dallo spazio di volo autorizzato. Lingegner Cardi ci ha spiegato che lEnac è consapevole che sui moderni droni giocattolo sono presenti tecnologie che i vecchi aeromodelli non avevano, ma in ogni caso se luso è ludico e personale non ci sono problemi di alcun tipo.
Il drone lo possiamo usare ovunque, sia in un campo sia in spiaggia per riprendere un amico che fa surf o una regata di barca a vela: attenzione solo allaltitudine massima e alle persone presenti, perché se la spiaggia diventa affollata allora il drone è costrutto ad atterrare sia per motivi legati alla sicurezza sia per questioni legate alla privacy.
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