Dopo un ripensamento sul profilo di estremità, ho rifatto nuove anime, modificando e ottimizzando detto profilo, col prezioso aiuto di Profili Pro e X-Foil, lasciando invariato quello di radice.
Ho deciso così, dopo diverse ore di volo effettuate col prototipo (Tribe) e valutato pro e contro.
Infatti, sul Tribe ho usato lo stesso profilo (HQ9 simmetrico), sia in radice che in estremità, su ala con pianta e corde identiche al SZD59.
Premesso che sono molto soddisfatto delle doti di volo del Tribe che si è rivelato un perfetto "ognitempo" in grado di termicare bene anche quando c'è da raschiare il barile, quanto di correre forte quando le condizioni rinforzano.
Tuttavia, lo stallo, pur avvenendo a bassissime velocità, risulta repentino e senza preavviso, col modello che tende a perdere il controllo del rollio.
Anche se bastano pochi metri per riprendere completo controllo ed il problema è effettivamente relativo e naturale su modelli caricati, con profili sottili, voglio comunque ottenere il massimo possibile dal mio SZD59 e quindi ho elaborato un profilo di estremità, sempre simmetrico ma con una curva più dolce, anche ai diversi Reinolds a cui deve lavorare, rispetto al profilo di radice (300 mm in radice, contro 160 in estremità).
Memore dell'ottimo risultato ottenuto nell'ala della Sbach 300, dove feci un lavoro del genere, ottenendo un'ala eccezionalmente aliena allo stallo, sono perfettamente convinto di raggiungere un risultato simile anche sul SZD59.
Dopo sto pizzardone teorico, veniamo al lato pratico:
Per prima cosa, volevo mostrare questo mio esperimento, fatto su un pezzo di poli, mettendo un nastro di vetro tra longherone e rivestimento.
Ne viene fuori una "Omega" che da una incredibile rigidità al longherone, con un aumento di peso esiguo.
Quindi... Longheroni ad "Omega" pure sul SZD59..
Realizzata la prima pelle, in impiallaccio (è na roba asiatica di cui non ricordo manco il nome ma è bello tosto e leggero) con una pelle intermedia in Carbonio plain 200, messo a trama diagonale + raddoppio dello stesso Carbonio, in zona baionetta.
I primi longheroni e le scatolette dei servi, sono andate giù alla prima "pressata", come mostrato in foto precedenti.
Il carbonio, è prima laminato a rullo su un supporto di nylon e poi posato sull'impiallaccio, trasferendolo col nylon stesso (che poi naturalmente va tolto...
)
Ciò semplifica tantissimo la posa, altrimenti difficile e macchinosa, specie con trama diagonale, col tessuto che tende a "slamarsi" per ogni verso.
Inoltre, preimpregnando sul nylon, si ha un risparmio notevole di resina e conseguente peso inutile.
Il risultato, mi ha pienamente soddisfatto: lavoretto pulito e preciso.
Via quindi con fresate di canali e canaletti per i restanti longheroni, passaggio cavi servi, tamponi per gli alettoni, astucci, e chi più ne ha, più ne metta!
Pronti per l'accoppiamento delle sedi baionette e poi si chiude.
Sayonara,
Peppesan.