Dopo il letargo invernale(che nel mio caso, almeno per quanto riguarda il volo in pendio, dura da 20 anni
) è giunta l'ora di...smolecolarizzare il mio aliante; teatro per un simile spettacolo i pendii esposti a ovest sud-ovest di Monte Guadagnolo già "scoperto" a suo tempo da un altro
utente del forum:
ore 15.30: arrivo sul posto con mia figlia ;condizioni del vento....da spostarti letteralmente,difficile rimarere in equilibrio in piedi; così dopo 20 minuti smonto tutto e ci dirigiamo per un pendio poco distante teoricamente più "tranquillo" .
ore 16.30: sono pronto di nuovo ma anche qui il vento pompa bestialmente, lancio non lancio; mia figlia comincia fotografare tutte le margheritine del posto, le orchidee,le farfalle i grilli,gli alberelli..mentre io mi stendo a prendere il sole
ore 17.00:ho la sensazione che il vento sia diminuito un pò, accendo la radio,prendo il modello, qualche passo e lancio
; in un istante il modello è risucchiato in alto, mi sudano le mani ma è come 20 anni fa,si fa per dire, faccio un giro ma sento che il vento sta calando ancora,troppo, perde quota, si dirige nel baratro, lo controllo, scende sempre più, manca poco a toccare l'unico macigno nascosto da una fratta che ovviamente ho centrato in pieno(il macigno non la fratta); qualche danno sui karman,tanto basta da smontare tutto e andarsene a casa!