Citazione:
Originalmente inviato da Kat Sitwoy Mi hai appena confermato che anche tu non hai mai notato questo fenomeno che - fra le altre cose - fa sì che un modello in VVC canonico sia sostanzialmente più facile da controllare rispetto allo stesso modello vincolato ad un solo cavo e pilotato dall'esterno via radio. Ora però vediamo se il Grande Capo o Tofuso hanno la spiegazione.
Quanto alla "nuova frontiera"... chi lo ha mai detto? E' evidente che è un giochino divertente e basta che però può avere anche un'utilità anche per chi, per età o problemi motori, non riesce a fare il derviscio in mezzo al cerchio di volo. Paragonarlo al drrrrone però no, ti prego! Qui c'è un lavorio mentale dietro, lì (a parte quello dei progettisti e a meno che non si tratti dei piccoli "250" che non hanno praticamente stabilizzazione) non c'è una sega, te lo garantisco. La settimana scorsa ne ho provato uno che non solo vola da sè, ma ti segue pure come un cagnolino. In pratica, se fai di tutto per perderlo, ci pensa lui a ritrovarti sempre. Come una moglie, insomma. |
In effetti ti ho dato la mia percezione da pilota di acrobatico VVC ed acrobatico RC.
Quello legato al palo via radio non l'ho mai provato, e quindi mi sono rimesso all'esperienza del pluricomando.
Ciò a cui si deve porre attenzione nell'esecuzione di figure precise in F3A e quello che richiede l'F2B. Il primo eseguito a quote "stratosferiche", il secondo a rasoterra (1,5mt per la precisione).
Credo che la maggiore facilità di cui parli, venga assorbita proprio da quest'ultimo parametro.
p.s.
prima dicevo che si può tenere il volo livellato senza guardare il modello, ma mi sovviene che i combattari (F2D) guardano il modello avversario mentre eseguono anche degli otto sul posto (asole)