Citazione:
Originalmente inviato da CarloRoma63 Questo argomento è già stato discusso più volte.
Il transitorio, per quanto breve, è il momento di massima dissipazione del mosfet. Per alcuni microsecondi abbiamo che la tensione ai capi del mosfet è di alcuni volts e la corrente che vi scorre è di parecchi Ampere, quindi la potenza istantanea è veramente elevata (supera facilmente le centinaia di W). Se non si fonde tutto è solo perchè il transitorio è molto breve rispetto al tempo di conduzione piena (tensione prossima a 0) o di interdizione piena (corrente zero). Ipotizziamo, solo per mettere dei numeri, una transizione della durata di 1 microsecondo, in cui la potenza dissipata è circa 1/4 della tensione di batteria per la corrente erogata in piena conduzione, ed una pausa di 625 microsecondi (clock dell'esc a 8 khz). L'esc, in conduzione piena, offre 5 millesimi di Ohm di resistenza.
Se diamo, ad esempio, una tensione di 10V ed una corrente di 100A, avremo le seguenti potenze.
Potenza in piena conduzione (ipotizzando che ci sia sempre una coppia di mosfet in conduzione piena) e trascurando i periodi di transizione, sono 100*100*0,005=50W
La potenza sulle transizioni sarà 10*100/1000000*16.000/4=4W
Potenza dissipata in totale: 54W.
Carlo
EDIT: ovviamente, per semplicità di calcolo, ho ipotizzato un carico puramente resistivo. Per avere dati più concreti occorrerebbe analizzare il caso reale, fatto di un motore che ha un carico decisamente induttivo e quindi capace di alterare di parecchio i calcoli che ho fatto sopra, specialmente per la parte che riguarda le transizioni. |
Oh, io ho più volte cercato di spiegarlo anche riportando documenti ben fatti sulla commutazione induttiva ma certi argomenti evidentemente non sono per tutti.
Quel che un po' mi disturba è il continuo pontificare di chi evidentemente non ci arriva...
Max