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Vecchio 14 marzo 15, 23:11   #25 (permalink)  Top
Ehstìkatzi
Gran Decapo
 
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Originalmente inviato da vrpol Visualizza messaggio
Buonasera a tutti,
Ieri ho fatto una prova con l'accelerometro montato sopra l'ala di un blade 1.9 motorizzato, allestimento nella media (3 celle da 2200).
Montato esterno con un po' di nastro, intanto mi interessava vedere cosa ne usciva. Non posizionato perfettamente concorde al sistema di riferimento del modello, ma comunque guardando i dati si tratta di poca roba (zero virgola zero qualcosa).
Il volo di prova è stato fatto al campo di volo con lo scopo preciso di tirare le virate.
L'esperto pilota dice che si potrebbe tirare un po' di più, volava per la prima volta il mio blade. Il pendio sicuramente aiuterebbe.
Il valore massimo è stato di 8,1 G
Per un secondo comunque sopra i 7,5 G
Le altre virate si attestano su questi valori.
Se volete vi spiego la manovra secondo per secondo...
Interessante il decollo (lancio a mano): 4 G abbondanti. Ho un braccio potentissimo
L'atterraggio sul campo in erba rasata è stato delicatissimo. Prende più sollecitazioni se ve lo rigirate tenendolo in mano.

Faremo altre prove in pendio (corno d.p.?), l'accelerometro si monta e si smonta in un attimo, se non si è troppo schizzinosi sul posizionamento.
"A naso" si potrà migliorare di 1 G circa, configurando meglio le corse e con condizioni favorevoli.
Pensavo di più comunque....
Mi pare di capire che le accelerazioni registrate siano, come è logico, le risultanti di tutte le azioni agenti sul modello; mi spiego meglio, le forze agenti ( prodotto delle accelerazioni per le masse ) possono essere orientate in qualsiasi direzione.
Significativo a questo riguardo i 4g registrati nella fase di lancio, in questo caso la forza è quasi completamente allineata, nella sua retta d'azione, con la fusoliera e quindi la baionetta sarebbe sollecitata solo secondo un piano perpendicolare all'asse della stessa.
Nel caso di un looping, o di una virata, l'accelerazione è la risultante dell'azione centripeta e del rallentamento del modello, la forza risultante non sarà quindi perpendicolare al piano delle ali, ma inclinata rispetto ad esso.
E' vero che nel caso di una baionetta di sezione circolare, simmetrica rispetto a tutti gli assi suoi baricentrici, si può usare la forza risultante nella sua interezza, anche se i vincoli che agiscono sulla baionetta andrebbero valutati essendo sicuramente diversi nel piano delle ali e nel piano a questo perpendicolare.
Nel caso di una baionetta a lama questa approssimazione potrebbe produrre risultati del tutto opinabili, essendo i moduli di resistenza a flessione della sezione rettangolare enormemente diversi.

Risolto, come vedete con qualche riserva, il problema dei G, rimane quello delle caratteristiche di resistenza del materiale, variabilissime sia che si tratti di acciaio che di materiali compositi.
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