Citazione:
Originalmente inviato da Roby Rondine
Nel senso che amo vedere i Tuoi disegni, vecchio stile e mai banali nei soggetti.
Questa volta hai messo sul piano di lavoro una bella sfida rimanendo attaccato al vintage ma osando nel cercare di realizzare un idea che da chissa quanto tempo ti balenava nella testa...correre a 200kh con un vecchio acro
Ti seguo pure io con curiosita |
Ti ringrazio per l'intervento che mi da spunto per una chiarificazione.
intanto premetto che attualmente mi trovo un paio di semiali fibrate con il primo strato da 80 e piccoli rinforzini con un peso di 1500gr.
devo ancora aggiungere un 80gr per 2/5 dell'ala, un 50gr finale su tutta l'ala, leggero fondo, vernice, toroidi, 8servi, sportelli vari ecc.
credo che arriverò ad un peso finale finite di 2200gr.
penso che così finite potranno reggere bene un volo veloce, molto veloce, ma non assassino fatto di frullini al termine di una picchiata (che non è peraltro neanche di mio interesse).
quello che cerco non è la velocità pura, non voglio snaturare il volo di un vintage, voglio mettergli due marce in più.
i classici oldtimer si fanno forte più che dell'efficienza, che non gli è permessa da un cx che trova i limiti nella resistenza strutturale, di una bassa velocità di caduta.
in questo caso la mia ricerca è di trovare prestazioni NELL'INNALZARE LA VELOCITA DI MASSIMA EFFICIENZA, cercado, alla fine di avere una velocità media di volo superiore.
non una velocità di punta in senso assoluto.
l'ala che ho pensato è un'ala moderna, con flap alettoni e profilo sottile 8,5%
con un profilo adatto.
in legno è complicato farla per problemi di svergolatura, di assottigliamento di tutte le parti che risultano delicate e difficili da fare.
le parti mobili stesse, tanto per dire saranno azionate ciascuna da due servi con funzione di garantire maggior precisione ma sopratutto con la speranza di irrigidire una struttura che facilmente torce con due vincoli piuttosto che uno solo.
(quando arriverò a mostrare le ali sarà certamente più chiaro questo concetto).
in un'ala cosi, il longherone all'estremità è quasi a tutta altezza ed è difficile montare le centine, le baionette tagliano in due quasi l'intero spessore alla radice ed è difficile vincolarle.
ho cercato di risolvere queste cose e rendere la costruzione il più possibile classica, seppur non facile, questa è la sfida.
altro punto è fare un modello abbordabile, non con 300 euro di solo carbonio nelle ali e utilizzare al massimo comune fibra di vetro.
ma queste sfide, se si vincono, lo si fa sul campo, anzi, nel cielo, e questo momento di verifica è ancora lontano.