Pelizza: Girare pagina o ritorno alle origini?
In questi anno dove ho cercato di portare avanti la gara Il Pelizza dopo che per motivi che non voglio ricordare, il gruppo del GAB si è trovato a gestire, e poi per una mia innata capacità di mettermi nei guai ho iniziato a coordinare di persona.
Ad oggi i punti che vengono creano discussioni o comunque richiesta di chiarimenti / modifica sono:
- Rispetto della scala,
- calcolo del punteggio,
- durata della gara,
- quota di sgancio,
- ordine di lancio, solo per citarne alcuni......
In questi giorni ho cercato di informarmi e ho rintracciato un vecchio regolamento e una discussione sul barone (
http://www.baronerosso.it/forum/1417106-post1.html , ma se digitate Pelizza nella ricerca si trova altro..) dove molti dei problemi della scorsa edizione erano già stati discussi negli scorsi anni.
Scala, parti posticce, accessori montati o tolti a seconda delle necessità personali, ovvero in questa formula le discussioni del dopo gara erano una costante anche prima della gestione mia o di Giovanni.
Anche se sono convinto che un adattamento del regolamento alle proprie esigenze non fa automaticamente vincere il trofeo resta la certezza che provoca malumori e discussioni.
Altra nota: diversamente a quanto scritto e detto: nel regolamento originale NON si fa cenno ad una eventuale tolleranza rispetto all'originale. Qui sotto gli articoli del regolamento originale che ne parlano:
5 I/P.2.1 Alla gara sono ammessi esclusivamente modelli di aliante riproduzione o semiriproduzione, con un peso massimo non superiore a 8 kg e con apertura alare minima di 3.75 m.
5 I/P.2.2 Sono tassativamente esclusi modelli che non rispondano ai requisiti esposti nel precedente punto, ed è facoltà del direttore di gara di verificare ed escludere modelli dubbi, per i quali non sia fornita a corredo una documentazione composta da trittico, tabella con dimensioni, caratteristiche, costruttore ed almeno una foto dellaliante originale, alla quale il modello deve essere proporzionato, nonché i modelli che siano palesemente posticci e/o potenzialmente pericolosi per costruzione approssimata.
Il concetto del rispetto ad una tolleranza massima non era contemplata e questo da sempre ha creato piccoli e grandi attriti. Dal 2009 (circa..) si è pensato di migliorare la situazione indicando le tolleranze e specificare meglio il concetto posticcio. Questo incredibilmente ha creato più problemi che altro per il solo fatto che ci sono state molte interpretazioni su come calcolare questo valore.
Vorrei fissare una metodo univoco che permetta a tutti di calcolare con esattezza la scala del proprio modello, ma con una piccola ma necessaria premessa! La scala di riferimento non è un numero imposto dal regolamento! Ovvero la scala può essere di: 1 a 4, 1 a 3, 1 a 3,21 o perché no: 1 a 4,54375643!
L'importante è che stabilita la scala, l'apertura alare, corde alari (radice estremità), e se si vuole, stessi calcoli anche per il piano di quota (Corda centrale e lunghezza), siano corrispondenti alla scala risultante dal calcolo precedente e entro le tolleranze.
In che modo, nel modo più semplice possibile: dividendo la lunghezza della fusoliera dell'originale per la lunghezza della fusoliera del modello!
Per comodità nell'esempio ho utilizzato le misure del Nimbus2 che ho in garage.
Fusoliera originale 7,33m / lunghezza fusoliera modello 1,6m = 4,58
ovvero fattore di scala di 1 / 4,58. A questo punto l' apertura alare dovrà essere di:
20,3m / 4,58 = 4,43m che per effetto della tolleranza (10%) sarà da 4,20m a 4,65m
Applicando questa costante (4,58 in questo esempio) si trovano tutte le altre misure necessarie. Mi sembra semplice, lineare e a prova di somaro. ;-)
Per i pigri un ho scritto programma semplicissimo, si fa anche con il solito foglio di calcolo, ma così mi sembra più facile...
Per oggi basta e resto in attesa di leggere i vostri pensieri a riguardo.........
Enrico