Manuale
Quando facevo il praticante, il direttore mi cazziava sempre: giovane Masali, per qualunque recensione si parte dal manuale!
Evabbé, signor direttore. Ora non sono più giovane, lei è morto e di vecchiaia ma cominiamo pure dal manuale.
Molto nipponico: grandi disegni chiarissimi, tantissime icone rendono superflue le istruzioni scritte, che sono in giapponese con la traduzione (spesso e volentieri sballata e sgrammaticata) in nippo-english. Le icone indicano sempre quale colla usare (ciano o bicomponente) e persino la dimensione della punta del trapano per fare i buchi. Le istruzioni sono talmente passo-passo che ci sono sei disegni solo per capire come attaccare il bowden del cabra al servo. Impossibile sbagliare.
Fusoliera
Un piccolo capolavoro: fibra gelcottata, senza rinforzi in carbonio che su un modelletto come questo servono come
n'papin su na gamba d'bosc (un impacco su una gamba di legno, si dice in Piemonte). in compenso, nelle parti più sollecitate non mancano i rinforzi fatti con fettuccia di fibra.
Sul sedere non si può non notare l'inquietante bocca della presa d'aria, caratteristica del piccolo Kyosho che ogni tanto fa storcere il naso a qualche purista (che noioooosi che sono i puristi
). Oltre alla bocca, ci sono anche due piccole aperture laterali che contribuiscono a garantire l'afflusso dell'aria in entrata.
Contrariamente alla leggenda urbana che vuole l'Illusion angusto, in fusoliera c'è tutto lo spazio che serve per elettronica e batterie. In proposito, spero di poter usare delle batterie 3s1p da 900 mAh, ma lo saprò solo dopo le prove di assorbimento che stasera non potrò fare (causa coprifuoco).
Per terminare la fusoliera basta inserire la piattaforma che terrà la batteria (Kyosho ci dà anche il velcro. Ma accidenti a loro, NON è adesivo! sciocchi, che pensano, che la gente incolli il velcro sulle lipo? In qualsiasi merceria comunque un metro di velcro adesivo che basta per 25 modelli costa un paio di euro.
Poi si inserisce il supporto del servo del profondità et voilà, la fusoliera è bell'e fatta.
Completa la fusoliera una cappottina trasparente stampata, senza infamia e senza lode.
ALA
In un solo pezzo, priva di diedro e con una freccia moderata. Il profilo è abbastanza veloce, a prima vista; spessore massimo al 10%, credo che sia simmetrico e se non lo è ci assomiglia molto, ma Kyosho non dice qual'è
.
Il mecanismo di movimento degli alettoni è già montato (grazie Kyosho) ma purtroppo gli alettoni non sono incernierati. Non che sia un problema, ma sono pigro
Sotto il termoretraibile è già praticata la scassa per il servocomando (unico) che comanda gli alettoni col classicissimo meccanismo dei leverismi a L.
Costruire l'ala è difficilissimo, bisogna far BEN QUATTRO COSE:
1.incollare le winglet (in legno, direi obeche)
2.incollare il piolo di centraggio dell'ala medesima (tondino di legno duro)
3.Incollare i blocchetti di legno duro che terranno il servo.
4.Incollare il rinforzo nell'area dove si attaccano le viti che tengono ferma l'ala.
Sotto l'ala ci sono anche i buchi dove infilare le dita per lanciare il modello, ma credo che li chiuderò: le mie ditaccia a wurstel non potranno mai penetrare quei buchini senza stuprarli selvaggiamente.
IMPENNAGGI
Molto belli e leggeri, gli impennaggi sono in struttura di balsa ricoperti di termoretraibile. Il direzionale è fisso, si incolla e basta, mentre il piano di coda richiede il collegamento con una barretta d'acciaio armonico (fornita nel kit) e attaccare la parte mobile del timone, che così come gli alettoni non è prefabbricata. Un lavoro di cuinque o sei minuti, come vedremo nel prosieguo.
MOTORE e VENTOLA
La ventolina, a cinque micropale, è tenerissima: così piccola da parere uno scherzo, viene con il motore brushless già montato. nella foto, il confronto con la ventolina Alfa, che in confronto pare un gigante
Oltre al gruppo motore/ventola, c'è anche il tubo d'uscita in due pezzi.
Del motore nulla si dice, salvo che gira a 50 mila giri con 3 lipo.