Applicazioni e Materiali
Incisione o taglio di plastica, legno compensato e fibre di spessore fino a 0.6 mm; avanzamenti inferiori a 13 m/minuto: si usano elettromandrini di potenza da 1,5 a 5 HP circa, fino a 40.000 giri/minuto. Piccola dimensione e peso limitato rendono estremamente maneggevoli questi elettromandrini, idonei quindi per piccole fresatrici a robot, funzionanti a 5 assi o per incisione in 3-D.
Taglio di legno, plastica o alluminio, usando utensili diritti di diametro inferiore a 20 mm, con avanzamenti da 7,5 a 15 m/minuto circa: si usano elettromandrini di potenza tra 5 e 10 HP, da 12.000 a 24.000 giri/minuto.
Lavorazioni pesanti, che prevedono grossi utensili di diametro superiore a 25 mm, con avanzamenti da 13 a 75 m/minuto, su materiali ad alta densità (ad esempio resine fenoliche, legno duro o alluminio): si impiegano grossi elettromandrini da 10 a 20 HP, rotanti da 9.000 a 18.000 giri/minuto.
Tutti gli elettromandrini sono trifasi, a frequenza variabile, quindi a velocità variabile da 0 al massimo previsto, con opportuna programmazione del convertitore di frequenza in funzione dello specifico elettromandrino
Formula = (velocità di avanzamento "/min : RPM) / (Numero dei taglienti) = carico di truciolatura
Gli elettromandrini progettati per applicazioni di routing sono equipaggiati con cuscinetti in grado di sopportare alti carichi radiali. In fase di lavorazione del pezzo è importante mantenere bassi carichi assiali, al fine di garantire una maggiore durata dei cuscinetti.
Si consiglia di mantenere l'avanzamento verticale <20% per il primo mm di penetrazione, per poi passare alla totale profondità di taglio prevista mantenendo un angolo di entrata inferiore a 20°.
Ciò consente di mantenere minimo il carico assiale.
Si ma quale scegliere.. la domanda resta...
|