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Vecchio 17 ottobre 14, 18:11   #8 (permalink)  Top
antogeno24
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Originalmente inviato da K_Andy Visualizza messaggio
Mi trovo abbastanza d'accordo ma in questa frase che hai scritto: "Come al solito è solo questione di trovare il giusto compromesso." si sono perse centinaia di migliaia di ore...in galleria virtuale/reale e in volo, quindi toglieri il "solo" e direi che il lavoro principale,profili a parte, si fa qui
Forse non ho spiegato bene, ma ho iniziato con la frase "Indipendentemente dal profilo scelto...", che presuppone il fatto che il nostro amico abbia già un'idea del profilo (leggi il primo post), che è il F3B tipo NH 785, con tutte quelle ore "perse" in galleria per tirar fuori tutti i parametri che può scaricare comodamente da internet (se ha scelto quel profilo, probabilmente l'ha già fatto ed è consapevole). Io semmai toglierei il "perse" dalla tua frase che comunque condivido e in aggiunta ti dirò che purtroppo i calcoli dei profili in scala reale e in volo sono ben lontani da quelli in scala applicati al modellismo, per il semplice fatto che l'aria purtroppo non è in scala.

Già nel 1972 un gruppo di appassionati modellisti di Milano avevano costruito una piccola galleria del vento per studiare i profili alari in SCALA, per adattarli all'aeromodellismo e ne fecero un manuale. Ebbene dovresti confrontare i numeri di reynolds dello stesso identico profilo di un metro con lo stesso di 10 cm per capire cosa intendo dire, ci sono profili alari che non sono neppure adattabili ad un modello in scala.

Per studiare a fondo i profili nell'ala e altri parametri come lo svergolamento può essere d'aiuto uno dei migliori software esistenti che è proprio XFLR5, semplicemente per un motivo: simula le forze dell'aria e della sua densità (a parametro) su una qualsiasi superficie e anche sui profili scelti, per i quali hai la possibilità di calcolarne i numeri di reynolds al volo direttamente e sulla corda di dimensione scelta. Questo sì che è un ottimo strumento per il modellista che ha voglia di approfondire, anche se, a parer mio, bastano anche le semplificazioni.

ripeto ciò che ho scritto prima:

L'errore che facciamo in molti, me compreso, è che vorremmo applicare la perfezione di calcoli complessi ad un modello che già di per se non potrà mai confermare gli stessi, proprio perché è in scala e dovrà volare nell'aria che non è in scala e per lo più è costruito o assemblato a mano.

Dici che la pratica si paga troppo... ma non è anche questo il bello dell'aeromodellismo? Allora piuttosto vola al simulatore!
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