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Vecchio 07 febbraio 07, 19:01   #73 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Non ci siamo proprio!

Ho provato a seguire questa discussione sull'ipotetica neo-federazione, ma confesso che l'ho fatto a fatica. A parte il fatto che si tende ad andare sempre fuori tema, la discussione mi pare del tutto inutile ed oziosa. A mio avviso non c'è bisogno di una nuova federazione (che oltretutto l'AeC non la riconoscerebbe MAI), ma occorrerebbe piuttosto rinnovare dalla base questa. Purtroppo, come ho più volte scritto e motivato, sarebbe un'autentica "Mission Impossible". A Peracchi, uomo dagli innumerevoli difetti, bisogna però riconoscere un pregio, e cioè quello di essere stato l'unico, da almeno cinquant'anni a questa parte, ad aver saputo costruire qualcosa di solido e concreto. Con una massiccia dose di cinismo e spregiudicatezza "double face" (doti indispensabile in un politico), l'uomo ha saputo costruire una rete di relazioni importantissima e vitale per quanto aveva in mente di realizzare. Ha avuto l'abilità di saper coagulare attorno a sé un nucleo di fedelissimi pronti a seguirlo e ad assecondarlo sempre e comunque in maniera del tutto acritica. E' riuscito con grande abilità a far passare all'interno di un articolo del nuovo statuto dell'AeC d'Italia (il n. 58) una modifica particolare della quale pure una giunta militare di una repubblica delle banane centroamericana si sarebbe vergognata. Non lo conoscete? Eccolo qui:

Art. 58
Entro centoventi giorni dall'entrata in vigore del presente Statuto, il Commissario
Straordinario approverà i Regolamenti concernenti l'elezione dei membri di cui all’art. 25,
primo comma, nn. 11, 12, 13 e 14,del presente Statuto.
Entro i trenta giorni successivi all’approvazione di tali Regolamenti di cui al precedente
comma sarà completata la composizione dell’Assemblea con l’elezione dei Rappresentanti di
cui al comma precedente.
Alla sola riunione convocata per la prima volta dopo l’approvazione del presente
Statuto per l’elezione dei membri di cui al precedente art. 25, primo comma, nn. 11, 12, 13 e
14, per la sola specialità dell’aeromodellismo, partecipa anche un rappresentante di ciascuna
associazione diversa dagli Aero Club, purché tale associazione risulti federata alla
Federazione Sportiva di Specialità dell’aeromodellismo.
Entro i trenta giorni successivi sarà convocata
l’Assemblea per il rinnovo delle cariche.

Un autentico colpo di mano, come vedete, che venne approvato coi voti dei presidenti delle Associazioni FIAM (che giunsero a Roma con un pullman), ma guardandosi bene dall'invitare anche i rappresentanti dell’aeromodellismo degli AeC Locali. Tutto questo gli permise di far eleggere Mario Arbuffi credendolo un diligente soldatino pronto a scattare a comando, ma come le recenti vicende hanno dimostrato, parafrasando Marcello Marchesi: "Anche i soldatini, nel loro piccolo s'incazzano" e quando succede, per i generali sono cavoli amari. Ora alla Fiam hanno un problema: da statuto l'incarico che fu di Arbuffi dovrebbe venire ricoperto dal primo dei non eletti:

Art. 38
In caso di dimissioni, morte, inabilitazione o interdizione, di alcuni membri, fino alla
metà meno uno, di qualunque Organo Collegiale, si fa luogo alla loro sostituzione, mediante
nomina del primo dei non eletti, fino alla scadenza dell'Organo Collegiale di appartenenza.
In caso di dimissioni, morte, inabilitazione o interdizione della metà dei componenti
dell’Organo Collegiale si verifica la decadenza dello stesso.

Sembra però che nel verbale non vi sia traccia del nome di costui e quindi, se venissero convocate nuove elezioni, il voto questa volta (come previsto dall'art. 45) dovrebbe essere espresso solo dai rappresentanti per l'aeromodellismo degli AeC locali, i quali, mi pare ovvio, non metterebbero sicuramente nella CCSA un uomo legato alla Fiam!

Va da sé che in questo momento la federazione è in difficoltà, ma Peracchi non è uomo da farsi mettere all'angolo senza tentare colpi (bassi) di coda. Ecco quindi materializzarsi per la prima volta in un forum aeromodellistico la figura del "geometra pensionato", ma molto ben informato. Ecco il perché di modifiche allo statuto come l'art. 19.2.4 (commissione permanente di disciplina) che prevede sanzioni per colpe come al punto "e" ("per chi abbia danneggiato in qualunque modo, l'interesse o l'immagine, il prestigio, il buon nome della FIAM"). Un punto che nella sua vaghezza fumosa ed onnicomprensiva parrebbe uscito direttamente dallo "Studio Previti" e che è stato accuratamente studiato per mettere la mordacchia ai dissidenti ed emarginarli. Alla luce di tutto questo, appare così molto più trasparente l'allusione che l'illustre geometra fece qualche tempo fa ad una mia prossima "Caporetto". Peccato gli sia sfuggito il fatto che, perché una scomunica papale sortisca un qualche effetto, occorre che lo scomunicato sia un buon credente. Non è il mio caso.

Quindi, in conclusione, fermo restando che l'Aero Club d'Italia è e resterà la chiave di volta e che nessuna federazione potrà mai prescindere da esso:

1) attualmente abbiamo una federazione debole, incapace di tenere a freno le intemperanze dei suoi uomini e che per l'AeC d'Italia è più un problema che altro. Con questi chiari di luna, l'idea che l'Aeroclub possa sostituire un problema con un altro (una nuova velleitaria FI... qualcosa) è semplicemente pazzesca e velleitaria.

2) L'unica soluzione autenticamente praticabile è quella di far nascere molti AeC monospecialistici, anche tenendo conto del fatto che l'AeC centrale ha già abbassato di molto le pretese economiche e che se l'iniziativa avrà successo potranno scendere ulteriormente. Per converso, sono pronto a scommetterci, in base al principio dei vasi comunicanti aumenteranno le pretese economiche nei confronti delle federazioni, le quali - a loro volta - si dovranno rivalere sui soci. In altre parole, avere un gruppo federato, sarà sempre meno conveniente, mentre con un AeC monospecialistico si salterebbero numerosi passaggi inutili ed onerosi. Un esempio per tutti: dato che le licenze FAI le può rilasciare solo l'Aero Club centrale, perché pagare 5 Euro in più alla Fiam (peggio della tassa sulla ricarica del cellulari...) quando si può saltare il passaggio ed andare direttamente alla fonte?

Non perdete tempo a farvi pippe mentali su ipotetiche federazioni che nessuno riuscirà mai a costituire e che comunque nessuno vorrà mai e poi mai riconoscere.
Approfittate piuttosto delle opportunità che vi vengono offerte e se avete dubbi e perplessità penso che Mirco Barbieri ve li possa chiarire. Quel che avevo da dire è tutto qui. Se vi vorrete concentrare su questo, tanto meglio per tutti. In caso contrario, continuate pure a fantasticare e a perdere tempo a disquisire di assicurazioni, argomento importantissimo, ma non cruciale coma alla Fiam vi hanno voluto far credere (molto bravi anche in questo, non c'è dubbio!) e comunque sempre risolvibile. Una buona assicurazione la si può sempre trovare, ma la libertà di fare dell'aeromodellismo sano e formativo, una volta perduta non la si riconquista più.

Cesare

Ultima modifica di Cesare de Robertis : 07 febbraio 07 alle ore 19:08
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