Citazione:
Originalmente inviato da francyflyer Infatti anch'io... però mi chiedevo come poter dimostrare anche in un futuro che la radio è regolare, a meno di conservare lo scontrino di acquisto vita natural durante. In pratica - ritorno alla domanda principale - quali sono (e a questo punto dico se ci sono) i segni esteriori ed evidenti che mi possono far stare tranquillo sulla provenienza 'europea' di detta radio, tutto qui.
Cito per assurdo (ma non troppo...): compro online in ITALIA da un sito di e-commerce che ha importato 'parallelamente' queste radio per risparmiare. Io sono in buona fede, loro no...
Non avendo elementi per distinguerle sono convinto che sia tutto in regola (bè...ho lo scontrino!). Non mi debbo avvalere dell'assistenza perché la radio va bene, quindi non scopro nulla. Dopo tre anni ho un incidente (facciamo le corna) e salta fuori che la radio non è regolare - le assicurazioni ne sanno una più del diavolo. Nel frattempo il sito di e-commerce ha chiuso e i titolari vattelappesca dove sono, della serie ' mi faccia causa!'. Sono nei guai mentre credevo di stare in una botte di ferro. Fantascienza? In Italia non troppo...
Grazie comunque per la risposta
Francesco |
Il modulo TX delle PCM9II europee ha il marchio CE, quello delle orientali no.
Ma alla fine quello che rende una radio omologata dal nostro ministero PP.TT. è la parte trasmittente ovvero il modulo TX, pertanto poichè il modulo è estraibile lo sostituirai con un modulo europeo.
Ultimamente su E-Bay si trovano le PCM9II sintetizzate: attenzione che queste trasmettono su frequenze sfalsate rispetto alle nostre pertanto assolutamente non in regola e purtroppo non si possono cambiare come con il vecchio sistema "a quarzo singolo estraibile".