Un'altra bella storia
Ricordate l'airone ferito che torna a volare?. Quest'estate ho fatto il bis.
Salto Valenta fermo da due anni in laboratorio, mai un trauma o un atterraggio duro. Spolvero, carico, porto al campo, controlli pre volo e mi allineo per il traino. Stranamente lo sgancio fa fatica, tanto che ci metto un po' a capire la posizione aperta o chiusa, dopo due anni è difficile ricordarsela. Alla fine aggancio e decollo.
Prima rampa perfetta, virata, rampa di ritorno...si mette di coltello!!!
"SGANCIA!!!" mi urla il trainatore, ma io ho già sganciato, per un tempo che mi pare eterno non succede niente, il salto va dove gli pare, poi finalmente molla.
Si mette in picchiata verso il paese, cabro alla disperata e, non so come, lo riprendo.
Lo raddrizzo e adesso sembra sentire i comandi. Mi avvicino, costeggio tutta la pista sottovento e inizio a rilassarmi pensando all'atterraggio....
Alla prima virata in base do alettoni a sinistra e lui va a destra, non sente più i comandi e come un ubriaco in bicicletta si inabissa nel mais maturo, ben lontano dal bordo pista.
Sconsolato metto la radio in terra e penso con rabbia al modo incredibile con cui ho perso un bel modello, sparito in una giungla amazzonica alta tre metri e quasi impenetrabile, in una zona dove ci sono campi di mais ovunque.
Due giorni dopo mi arriva una telefonata di Ettore, il trainatore
"Che c...o che hai, ti abbiamo trovato il salto"
"Come?"
"Luca ha preso il drone con la telecamera, dopo mezz'ora di ricerca lo ha visto. Si è messo una tuta, ha preso il machete e abbattendo un muro di erbacce è entrato nel mais e lo ha portato qui"
"E' riparabile?"
"Non si è fatto niente, ha solo il muso sporco di terra!"
Dopo qualche giorno riesco a fuggire prima dall'ospedale, corro al campo e lo trovo lì, tutto intero, solo con una piccola riparazione da fare sulla giunzione dorso-ventre di un'ala, dove è saltata via l'epossidica nel punto di contatto. Per il resto è intatto.
Lo porto a casa, lo riparo, cambio le batterie (una era ko) e appena posso torno al campo, metto la tx in bassa potenza e mi allontano, cercando di simulare i movimenti di un traino. Non succede niente. spruzzo spray da contatti su tutte le spinette e col batticuore mi preparo a un altro traino.
Salita normale, sgancio a 200 metri e lo provo in tutti gli assetti: perfetto. Faccio anche quota e provo un'affondata: tutto a posto. Dopo 20 minuti mi fa male il collo, scendo e mi avvicino per atterrare, con un brivido lungo la schiena. Due virate in base, allineo a centro pista, apro tutto e lo metto giu' un po' veloce. Lui rulla per una trentina di metri in assetto perfetto, poi rallenta e quando è quasi fermo appoggia dolcemente un'ala sull'erba.
Fantastico. Non saprò mai cosa è successo il giorno del botto, forse un po' di ossidazione.
Anche questa volta, tornando a casa, le orecchie fermavano a stento il mio sorriso...
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