Citazione:
Originalmente inviato da (marzo)  ri-uppo la discussione perchè ho finalmente deciso di provare a realizzare il sistema qui sopra descritto.
volevo porre qualche quesito:
1- se il servo da alimentare dovesse assorbire più di 1,5A, cosa succederebbe?
brucerei immediatamente l'integrato?
2_ studiando come effettuare la modifica mi sono imbattuto in questo sito, dove spiegano che aggiungendo il diodo (anzi 2 diodi per aumentare ulteriormente la tensione) è necessario aggiungere anche altri componenti su una basetta.
purtroppo non mi è chiaro questo passaggio,ossia la funzione di tali componenti oltre al diodo
la spiegazione è qui: Lucifra.net - Il circuito BEC |
.
Risposta 1: il 7805 è protetto contro le sovraccorrenti, quindi quello che ottieni è una diminuzione della tensione in uscita, con conseguente calo delle prestazioni dei servi e probabile interruzione del funzionamento della RX per sottoalimentazione.
Se vuoi avere più corrente per i servi puoi usare dei regolatori lineari che arrivano fino a 5A (
Regolatore di tensione 5V 5A +-2% TO3 , che costa più di un BEC), oppure aggiungere un transistor di potenza in uscita al regolatore (con il relativo circuito di controllo) oppure un BEC switching dedicato. Quest'ultima soluzione è certamente la più efficiente in caso di correnti superiori all'Ampere, in quanto le altre due soluzioni devono dissipare in calore la potenza in eccesso.
Risposta 2: i due diodi in serie al terminale di massa dell'integrato servono per "distanziare" di 1,2-1,4 Volt la tensione di tale terminale dal negativo di alimentazione, in modo che la tensione in uscita dal circuito sia la somma dei 5 V dell'integrato + la tensione ai capi dei diodi, arrivando quindi a 6,2-6,4V. I diodi hanno una curva di funzionamento molto poco lineare fino a quando non si supera una determinata corrente (vedi
Elemania). La resistenza posta in uscita all'integrato serve proprio a garantire che sui diodi scorra almeno quel minimo di corrente per rendere stabile la tensione ai capi dei diodi.
Carlo