@Superpendolare
Il legno di balsa che troverai in commercio ben difficilmente avrà caratteristiche omogenee non solo da grossa partita a grossa partita, ma più semplicemente da una tavoletta ad un'altra o da un listello ad un altro.
Ma non è questo il punto che voglio farti notare: consideriamo la sezione a doppio T. Dici che occorre realizzare la soletta superiore più spessa perchè l'ala regga meglio allo sforzo che produce la portanza; giusto (è qui l'errore), se supponiamo che un modello voli sempre senza effettuare manovre a G negativo (un veleggiatore di solito plana), ma dovrà pure atterrare. A questo punto, al momento del contatto col suolo (che molto spesso è duro), si produce un istantaneo carico negativo a volte più forte del positivo.
Per questo, in genere, usiamo sezioni simmetriche per i longheroni, altrimenti si rischierebbe di avere un modello che regge bene i looping, ma rompe le ali quando atterra (non sarebbe il primo). Non parliamo poi dei modelli acrobatici che devono volare sia in dritto che in rovescio: ma questo è un'altro discorso.
La terminologia che uso non è di certo corretta, ma spero di aver reso l'idea.
Altra cosa: sui modelli elettrici, che sono abbastanza caricati, per i longheroni è bene usare essenze più forti del balsa, tipo il pino.
Per un modello di circa 150cm. due solette da 2x6 sono sufficienti, purchè siano ben collegate fra loro (doppia T) da fazzoletti in balsa a vena verticale e spessore decrescente dalla radice all'estremità. La "fazzolettatura" potrà essere da 2 mm. per un quarto, da 1,5 per un'altro quarto, da 1 per un altro ancora e mancare per l'ultimo quarto, dove lo sforzo si riduce molto.
Ora stacco e vado a nanna.
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