 il tempo passa....
Ogni tanto ritornano... nel senso che dopo molti, troppi, mesi ho rimesso mano alla ricopertura Sailplane.
Un po' di considerazioni sulla ricopertura con polyspan:
Incollando con acetone ed usando un fazzoletto di carta per asportare leccesso, se ne va anche un pò di colla con beneficio sul peso.
Il Polyspan deve essere un po tirato con ferro caldo, altrimenti è quasi inestensibile a mano ed e' quasi impossibileeliminare le grinze, ma con il ferro ben caldo, prima di incollarlo definitivamente, ci si riesce.
In sostanza si punta con l'acetone, si tira col ferro e si incolla con l'acetone. Non è comodo, ma si può fare.
Se paragonato alla modelspan, incollata alla stesso modo, è più rognoso.
Per adesso il polyspan non mi è piaciuto molto: E una strana sorta di carta rigida. Ha una vena molto pronunciata; lungo la vena è estremamente più robusto della modelspan pesante, ma si strappa quasi allo stesso modo trasversalmente alla vena.
Ho provato a tendere il polyspan con il phon industriale: non si è teso meglio del ferretto caldo, in compenso ho bucato il rivestimento in un paio di punti, perché non sono stato capace di individuare rapidamente la distanza giusta a cui mantenre il phon e poi tende a fondere/rovinare il tesssuto. Il phon industriale è da usare con esrtema cautela. Potrebbe andar meglio un phon normale, anche se potente.
Al momento mi manca di ricoprire l'ala. Poi comincerò a dare il tendicarta a tutto, ad applicare le rifiniture e a dare la finitura finale (tutti prodotti a base nitro).
Come a suo tempo promesso, vi allego una tabella relativa all'evoluzione pesi.
Infine, forse ho scoperto l'acqua calda, ma voglio comunque condividere la scoperta: ho usato al posto dell'acetone un "pulisci unghie rimuovi smalto", poco costoso, che funziona bene e non puzza per nulla; il che davvero non guasta dentro casa.
A risentirci presto.
|