Citazione:
Originalmente inviato da Pico2 Ma vi siete tutti bevuti il cervello? C'è proprio bisogni di regolare tutto e tutti? A leggervi sembrerebbe che se non si regola fino all'ultimo puntino sulla i non si è contenti. Lasciate almeno un po' di spazio libero al buon senso. Non conosco tanto bene le leggi italiane che regolano questa materia. Ma certamente si sarà da qualche parte un peso minimo, e sopra a quello un modello o giocattolo (sono solo nomi, e nient'altro) diventa un aeromobile. Sotto quel limite è lo strumento con cui esercitiamo il nostro hobby. Se adesso volete mettere lo strumento del nostro hobby in una camicia di forza, mi sa che incominciate a fare della regolamentazione il vostro vero hobby (qui ho letto anche sport) e non del modellismo, come dovrebbe essere e che, grazie a dio, ci concede ancora qualche libertà.
Per chi sgarra, mi sembra ci siano già abbastanza vie civili e penali per rimetterlo sula giusta strada.
Quindi, che ve ne frega se si chiama giocattolo o modello? Basta che ci serva a divertirci. Chi vuole di più finirà solo per danneggiarci.
Ciao
Marco |
Io lo ridico per l'ennesima volta e non solo in questo tread. Per motivi inerenti alla mia attività di dirigente del gruppo a cui appartengo ho fatto una ricerca al riguardo. Nel codice civile e penale italiano non esiste un solo comma che citi la parola aeromodello, modello volante o affini. Un cittadino ligio alle regole sa che ciò che è normato deve essere contemplato in questi codici, fosse solo per un rimando a norme e enti delegati dallo stato stesso. Cosa vuol dire questo? A mio modesto parere che, a tutt'oggi, ogni tentativo di creare manuali di sicurezza, regolamenti vari e altre cose simili hanno valenza solo per coloro che decidono di aderirvi. Se la Fiam decide che i propri iscitti devono seguire le regole dettate dal loro manuale possono farlo e gli iscritti hanno il dovere di rispettarlo pena l'esclusione dal sodalizio. Queste cose hanno in definitiva una valenza interna. Naturalmente un giudice chiamato in causa, in mancanza di legislazione certa potrebbe prendere in considazione non secondaria regole di questo genere.
Io non dico che non ci vogliono regole, dico che le regole si fanno se effettivamente servono a sviluppare la nostra passione. Attualmente lo stato non ritiene opportuno farle, perchè dovremme farle noi stessi e che pro? Siamo sicuri che invece di fare un miglioramento non peggioriamo la situazione? E se fossimo sicuri di questo siamo sicuri che la Fiam è colei che meglio può assolvere questo compito. Ricordate che chi detta le regole ha grande potere e dove sta il potere spesso sta anche il denaro e dove sta il denaro la correttezza morale è normalmente bandita a priori... meditate...