Il mio volava bene (per quanto è durato, cioè pochissimo) con un Rossi 61 3+2 e risonanza interna, che avevo schermato dal resto della fusoliera con una paratia interna di balsa; uscita scarico sul fondo fusoliera, dove avevo ricavato anche le feritoie per l'uscita aria di raffreddamento con un sistema "a griglia" .
Non mi dava affidamento la leggerezza dei piani di coda per cui li controventai come l'originale, un po' di sicurezza e un "effetto scala" in più.
Poiché con questo motore era piuttosto cabrato (il 2T è leggero, e lo scarico lungo arretra ulteriormente il C.G.) avevo sostituito l'iniziale piombo con un grosso elemento cilindrico 1.2V 4Ah + un sistema autocostruito con microswitch per l'accensione candela al minimo (almeno era un peso "attivo"... e non inutile).
Però fu un modello sfigato: rotto il giorno del collaudo per problema RX, riparato alla perfezione e ri-distrutto dopo pochi voli per cedimento batteria (si era danneggiato un elemento NiMh nel primo crash e non me ne ero accorto: per negligenza non avevo tirato fuori il power pack dalla gommapiuma per esaminarlo otticamente).
Ne ho un po' nostalgia, anche perché fu una delle ultime volte che andai a volar con un mio carissimo amic, poi prematuramente scomparso... sarà anche per questo che non l'ho voluto più rifare
Saluti
Andrea
P.S.
Da qualche parte dovrei ancora avere gli adesivi "BUD LIGHT" in dotazione alla scatola, erano piuttosto pesanti e lasciai le ali ricoperte a Monokote semplice: non mi andava di aggiungere altri grammi inutili... ce n'erano già abbastanza
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