Ti riporto degli estratti del testo: :lode:
...Keep batteries in a cool and dry storage area. Refrigerators are recommended...
...A fully charged NiCd that is allowed to self-discharge during storage is subject to crystalline formation (memory)...
...For best results, a NiCd should be fully charged, then discharged to zero volts. If this procedure is impractical, a discharge to 1.05V-1.1V/cell is acceptable...
...Most batteries are shipped with a state-of-charge (SoC) of 40 percent. After six months storage or longer, a nickel-based battery needs to be primed before use. A slow charge, followed by one or several discharge/charge cycles, will do...
Un pacco al 40(meglio)-50% della capacità si scaricherà prima ma devi considerare che la curva di autoscarica è una "curva" (!) e non una retta. Quindi al 100% della carica una NiCd perderà circa il 20%; all'80% perderà il 18%... ecc fino a quando la capacità residua è talmente bassa che la curva diventa quasi piatta, cioè la autoscarica "quasi" si annulla.
Per i tuoi pacchi hai provato a ciclarli mooolto lentamente (tipo 1/10 della capacità)? La perdita di efficienza per "cristallizzazione" non è comunque così tremenda da rendere inutilizzabile un pacco. Sei sicuro che il problema non ci fosse anche prima?
Un paio di cicli (o anche 3-4 se hai sufficiente pazienza) sono in grado di far rinascere un pacco. Ovvio che non ci deve essere qualche cella totalmente andata. Non sono ispezionabili le celle dei tuoi pacchi? Prova caricare il pacco, tagliare il termoretraibile e a controllare con un tester cella per cella. Scriviti i valori e confrontali. Se sono molto diversi l'uno dall'altro potrebbe esserci una cella andata. Magari posta i risultati.
poi manca la parola di :lode: Anfarol, lasciamo a lui l'ardua sentenza...
Ciao!
|