Nuove prove range check e soluzioni difetti.
Ciao Romoloman, ho eseguito nuovamente il RAHGE CHECK della TARANIS con lRX D6FR con le seguenti condizioni:
1) ricevente a circa 80 cm dal suolo su di una scatola di cartone con i baffetti estremi angolati di 90° e calibrati a una lunghezza di 29 mm dopo la calza, praticamente accorciati di qualche mm.
2) TX impostata su RANGE CHECK con antenna orizzontale e batteria originale da 7,2 volt.
3) Ho realizzato un braccetto lungo in depron colorato per essere azionato da un servo in modo che potessi vedere il movimento a distanza.
Mi sono allontanato a una distanza di 160 metri (metro piu metro meno) e ho rilevato un RSSI di 35. e in zona di questo limite il braccetto si muoveva ancora.
Che ne pensi?
Nella mia zona non ho ancora incontrato qualcuno che possiede la Taranis per poter fare dei confronti e condividere pregi e difetti. A proposito di difetti (pochi secondo me) ce ne sono alcuni diffusi segnalati in questo forum:
1) Ronzio dellaltoparlante.
2) Difficolta a reperire le resistenze di precisione per costruirsi il voltmetro per i pacchi LiPo.
Ho risolto entrambi i problemi. Per quanto riguarda il rumore lho fatto sparire mettendo un ritaglio di alluminio (quello delle vaschette alimentari) di cm 4x5 posizionato sopra lo stemma FRsky della radio (e sparito completamente). Logicamente e rimasto il problema estetico e a tal punto ho pensato a un compromesso di ridurre le dimensioni dellalluminio opportunamente ritagliato a misura e incollato sotto la targhetta FRsky. Cosi facendo e rimasto un lievissimo rumore quasi impercettibile. Sarei curioso, se puoi provarlo anche tu, di sapere se funziona anche con unaltra radio.
Per il secondo problema riguardo il valore dei resistori ho rispolverato vecchi trucchi usati per risolvere casi analoghi:
Ho acquistato normalissime resistenze reperibili in un qualsiasi negozio di elettronica obbligatoriamente a carbone da ¼ di Watt (non importa la tolleranza) e di valore standard appena inferiore a quello che si vuole ottenere. A questo punto fissando la resistenza ai puntali di un multimetro digitale e usando della carta abrasiva adeguata si deve aver cura di asportare un leggerissimo strato di carbone facendo attenzione a carteggiare solo nella zona centrale dove e contenuto il carbone (alle estremita ci sono le connessioni dei reofori) Si notera subito che il valore letto sul multimetro aumenta progressivamente quindi e opportuno procedere lentamente fino al raggiungimento del preciso valore desiderato. Ovviamente tale precisione dipende dalla qualita del multimetro. Alla fine di tutto si protegge la zona trattata, e quindi tutto il resistore, con smalto per unghie che poi dovrebbe essere lo stesso che usano nella fabbrica.
Con questo spero di fare felici molti Taranisti.
Ciao Romoloman alla prossima
Franco.
P.S. Non sono ancora pratico nel destreggiarmi in questo Forum, infatti il quesito di ieri inizialmente lho postato in unaltra discussione.
Ultima modifica di frenk737 : 27 marzo 14 alle ore 11:28 |