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| Nessuna risposta JWM Svizzera 2013 a F4 Italia
La F4 Italia, ha pubblicato il 3 settembre 2013 nella persona di Daniele, un pesante resoconto in merito ai mondiali jwm svolti in Svizzera, purtroppo a distanza di 6 mesi, non ho visto alcuna risposta ne dai concorrenti né dai dirigenti della F4J, mi pare che una risposta a questo signore andrebbe data. A me pare che al di là di quello che è successo, nessuna colpa è da addebitare ai concorrenti, specie ai nuovi (Corridori e Pieroni) che si sono a mio avviso comportati benissimo, vorrei rimarcare che abbiamo preso un bronzo con i punti di Rosina F. - Corridori F. e Arnaboldi, quindi se tutto fosse andato come doveva, sicuramente avremmo vinto il mondiale, (sia individuale che a squadre). Ora non so cosa succederà questanno e quale sarà la squadra per il 2015, personalmente ripartirei da qui con laggiunta di un nuovo, perché la squadra secondo me non ha nessuna colpa, anzi hanno dimostrato di saper gestire una situazione a dir poco
e allora vorrei dire forza ragazzi su con il morale anche se è difficile per alcuni riprendersi da una così brutta ma bella avventura. Vorrei aggiungere inoltre, da come si legge sul sito della F4Italia, che da questanno hanno aggiunto la categoria F4J, un doppione? Concludendo vorrei invitare il consiglio tutto a riflettere per il futuro e per il bene della categoria.
Saluti a tutti.
VOGLIAMO PARLARE DEL JET WORLD MASTER 2013 SVOLTOSI IN SVIZZERA? OK, PARLIAMONE! - Alla fine di Agosto si è svolto il JWM 2013, cerchiamo di analizzare ciò che è successo.
Pubblicato il 3 settembre 2013 da Daniele in Varie
In questo articolo non faremo una cronaca fotografica come ci è già accaduto di fare in precedenza, anche perché ci risulterebbe difficile mostrarvi modelli realizzati dalle stesse persone che poi li portano in volo.
Ormai, è sempre più semplice portare a questi tipi di manifestazioni, prodotti realizzati da complesse squadre di persone.
Anche i regolamenti, si sono dovuti adattare e quindi a farla da padrona è sempre più
il denaro.
Oppure il cattivo gusto
dipende come preferite interpretarla.
Ma procediamo con ordine; purtroppo, sia nelle gare di F4J che nelle gare di F4C sta scomparendo il progettista/costruttore e infine pilota, che porta in gara il proprio modello e, per contro stiamo assistendo ad una mutazione che impone un lavoro di squadra con ampie possibilità economiche.
Mi spiego meglio, i modelli che possiamo vedere in queste gare, sono il frutto di un assemblaggio di parti progettate da terzi, inoltre vengono assoldati degli specialisti per completare il modello, a questo punto ci viene lecita una domanda; ma la persona che si iscrive con codesto modello, che ruolo ricopre in gara?
Forse il ruolo di pilota, ma per il resto non vedo alcun nesso.
Eppure, basta leggere vari commenti e, questo personaggio viene elevato al rango di eccelso costruttore. Probabilmente, forse, ancora qualcuno ci sarà che tenta di costruirselo da se il modello e poi partecipare a questo tipo di gare, ma anche loro si sono dovuti adattare ai tempi e assemblare modelli già preconfezionati.
Rimane sempre il dubbio che, quando verrà alzata la coppa del vincitore, ci si chiederà: Per quale merito?
Non voglio assolutamente entrare in merito agli spiacevoli episodi di cui hanno fatto parte alcuni membri della squadra Italiana, infatti, oltre al concorrente Italiano che ha frainteso lo scopo di queste gare, non si è ben capita la posizione del caposquadra e questo è molto imbarazzante, perché si sperava in una sua vigilanza o comunque una sua presa di posizione sullaccaduto.
Ma non è questo lo scopo dellarticolo, bensì analizzare le posizioni in classifica della squadra Italiana.
A prima vista, potrebbero sembrare soddisfacenti, ma con unattenta analisi possiamo notare come queste posizioni potevano essere migliorabili.
Soffermiamoci sulla finitura esterna; i modelli con punteggio più alto alla verifica statica sono risultati quelli con un tipo di verniciatura che quasi eguagliava il fratello full-size, per fare questo è stata usata una finitura satinata con ampi risalti delle zone pannellate e relativa sporcatura e invecchamento, oppure si può definire anche stato duso.
Senza entrare in merito allaccessoristica e rimanendo strettamente in tema finitura esterna, la veridicità che un modello esprime è fondamentale, per esempio la scala del modello ci deve far credere di vedere il modello stesso ad una distanza di decine di metri ed in questa ottica si interpone tra noi ed il modello il pulviscolo presente in atmosfera e questo è replicabile con una certa tecnica.
Inoltre per far risaltare le pannellature nel giusto modo, ne troppo ne poco, si possono applicare varie tecniche.
Pochi concorrenti si sono addentrati in effetti di invecchiamento come sfogliature di vernice dovute alla poca aderenza che il fondo in alluminio dei velivoli ha in punti dove leffetto aerodinamico è più marcato.
Un concorrente Italiano ha presentato un F-16 con finitura del tipo descritto poco sopra e infatti in finale alla valutazione statica è arrivato quarto e va considerato che dal secondo al quarto, sono racchiusi solo 3 punti su 1320, dopo i distacchi sono più marcati.
Ho osservato lF-16 del concorrente Italiano, ( solo in foto) sarebbe bastato solo un tocco di arte in più e avrebbe potuto vedersela con il primo classificato, sempre riguardante la classifica sulla valutazione statica, inoltre aver usato un tipo di modello come il Fighting Falcon, non ha aiutato, essendo un modello molto inflazionato, molto meglio era usare un modello più raro.
Purtroppo, si sono visti molti modelli con una finitura talmente brillante, che non ritrova riscontro in nessun full-size e, la squadra Italiana non ha fatto eccezione, presentando dei modelli a dir poco scandalosi e, in quel frangente possono considerarsi graziati dai giudici.
Forse sono convinti che, più la finitura assomiglia al vetro come brillantezza e meglio è il modello e far cambiare convinzione a queste persone è praticamente impossibile e quindi, meglio per tutti se cambiano attività.
Queste differenze si sono viste nelle classifiche finali, non me le sto inventando.
Sicuramente, ancora, in questi mondiali cè molto da fare, ma sopratutto deve cambiare la mentalità con cui vengono affrontati.
Nel modo in cui si svolgono adesso, lasciano spazio solo al denaro, chi ha più soldi realizza il modello migliore, anzi
lo fa realizzare.
Quindi, forse, sarebbe lora che venissero assegnati dei riconoscimenti non solo al pilota, ma al progettista, al costruttore ed infine al pilota.
Così facendo, i piloti con il portafoglio troppo gonfio, non avrebbero poi tanto interesse a finanziare in toto unoperazione che lo vedrebbe sono cooprotagonista e verrebbero riconosciuti meriti a chi di dovere, cioè quelle persone che lavorano dietro le quinte, quasi sempre sconosciute.
Frank Tiano, da sempre attento a queste problematiche, offre il primo premio assoluto nella categoria Master, cioè dove il progettista, il costruttore ed il pilota sono la stessa persona.
Ovviamente, questa soluzione potrebbe sembrare troppo selettiva, nel senso che rimarrebbero a terra troppi concorrenti, quindi una soluzione alternativa potrebbe essere sicuramente assegnare tre riconoscimenti a modello.
Francamente, di tutte le persone presenti a questa manifestazione, poche sono quelle che hanno progettato, costruito e portato in volo il modello con cui si sono presentati, quindi si può considerare questa manifestazione, esclusivamente di volo e non capisco a chi hanno assegnato i punti della valutazione statica, senza dimenticare il progettista, perché è vero che se un pilota è bravo il modello vola bene, ma deve anche essere progettato bene, quindi il merito dovrebbe essere diviso a metà e forse non basterebbe, perché è più facile trovare un buon pilota r.c. che un buon progettista!
Concludendo, fino a che gli interessi economici mineranno anche questa disciplina, non ci saranno soluzioni per migliorarla.
RCAeroModellismo.
Info su Daniele
Salve, pratico l'aeromodellismo dal 1988, dopo aver appreso il pilotaggio rc. con motoalianti, mi sono dedicato ai modelli, prima da acrobazia e poi da riproduzione. Il mio interesse e curiosità verso la progettazione degli aeromodelli, mi spinge a dedicarmi alla realizzazione di riproduzioni in scala progettandoli in proprio. Ancora oggi, dopo molte realizzazioni, continuo a progettarli, realizzarli, collaudarli e metterli a punto con grande piacere e divertimento. Per qualsiasi domanda, non avete che da contattarmi. Ciao. Daniele.
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2 risposte a VOGLIAMO PARLARE DEL JET WORLD MASTER 2013 SVOLTOSI IN SVIZZERA? OK, PARLIAMONE!
1. sergio scrive:
5 settembre 2013 alle 23:43
mi esento da ogni commento ulteriore e qualunque altra cosa potessi o volessi aggiungere sarebbe solo una analisi spietata quasi uguale alla tua di quelle situazioni che ai mondiali hanno rappresentato la evoluzione estrema di quel piccolo mondo di tutte le domeniche e sabati vissuti nelle piste di piccoli gruppi aeromodellistici che poco ormai hanno da raccontare in fatto di costruzione di testa propria
. e che da sempre piu tempo ormai hanno ridotto le loro manifestazioni e raduni alla sola bella mostra delle solite cinesate di ARF, ARTF ecc ecc . Siamo rimasti pochi dinosauri in estinsione che porteranno con se un mondo passato. E la evoluzione delle cose. E cosi e basta.
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2. Daniele scrive:
4 ottobre 2013 alle 14:10
Ci tengo a fare una precisazione, al riguardo degli Italiani presenti alla Jet World Master come concorrenti, che si è svolta in Svizzera; non erano sotto legida, ne della F4 Italia, ne della F.A.I.
Quindi, nonostante la somiglianza nelle scritte che si potrebbe intravedere tra i due marchi, F4 Italia e laltro che ha organizzato la squadra Italiana, la F4 Italia è completamente estranea ai fatti e ai risultati ottenuti in Svizzera.
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