La storia dei
profili di un aeromodello mi ricorda quello delle due commissioni che, nel medioevo, si riunirono: Una doveva stabilire se la carne di Grifone fosse
commestibile, l'altra per stabilire se il Grifone
esistesse o no.
No, dai,
non fatevi pigliare dalla malattia dai fissati dei profili: a livello di amatore domenicale quali tutti noi siamo (salvo poche eccezioni) una "bozza" vale l'altra.
Per quanto riguarda il programma
PROFILI io prima o poi mi deciderò ad usarlo, ma per usarlo dovrei capirlo, ed il mio cervellino in tale direzione di strada ne deve ancora fare tanta: per il mio lavoro uso correntemente Photoshop, Illustrator e Autocad. Ho difficoltà con Sketchup, Rhino, e Archicad. PROFILI mi sa proprio
ostico, ma prometto che se lo capirò farò una guida facile facile in cui lo spiego anche a chi ha le mie stesse difficoltà.
C'è uno bravo che risolve le cose che hanno a che fare con i computers: si chiama Salvatore Aranzulla, ed ha un forum eccezionale in cui si spiega come fare tante cose non proprio semplicissime come, ad esempio, cancellarsi da Facebook. Cercatelo.
In attesa di capire da che parte cominciare con PROFILI (ma non è detto che non faccia sviluppare io stesso un software più amichevole per progettare aeromodelli
) vi do la
soluzione VINTAGE per risolvere il problema delle centine in un'ala rastremata: IL
PACCHETTO!
Si fanno le due
centine in compensato Avio da 4 mm (quella di estremità e quella alla radice) avendo cura di allineare gli scassi del longherone e si forano entrambe per permettere il passaggio di una barra filettata.
Poi si mettono tante
listarelle di balsa quante sono le centine che vogliamo ottenere tra le due sagome.
Trapassiamo tutto il pacchetto con due
barre filettate (bastano da 3 mm) e stringiamo il tutto.
Lavoriamo con
raspa, lima e cartavetro fino ad ottenere tutte le centine ed il gioco è fatto. Per l'altra semiala procedere allo stesso modo invertendo l'ordine delle centine.
E che l'elettronica vada a quel paese!