Pe Davide.
Per fare quel che vuoi tu la soluzione più semplice è piazzare a bordo un gps, scaricare i dati e poi vedere tutto a video: ho un programma che elabora le tracce e mi dà le efficienze, ma non ho il gps da polso che andrebbe bene.
Purtroppo rimane sempre il problema di capire in che tipo di aria si è fatta la prova. Con lo Zlog e similari si può caratterizzare la planata tipo e con un modello di riferimento e un paio di traguardi ottici si possono fare delle comparative.
Comunque credo che per la messa a punto, ottimizzare la minima caduta (e nel caso dell'elettrico la salita) sia già un enorme passo avanti.
Poi l'efficienza si vedrà con prove comparative tra due modeli che scendono uguale e volano contemporaneamente.
Tra le altre cose che si deducono è che la miglior discesa media spesso è legata alla stabilità dell'aliante. Un modello ben centrato che tiene la traiettoria stabilmente (specie quando vola lontano) va sempre meglio.
Questo discorso è poco applicabile agli F3K, che però volano molto vicino e quindi un pilotaggio attento e un centraggio più instabile può fare delle grosse differenze.
Certo, chi è dotato di vista d'aquila e riflessi fulminei, potrà ottenere buone prestazioni anche con un modello piccolo e lontano, ma sarà così impegnato da non potersi guardare molto in giro.
E questo nella F3J e F3B in particolare volando in batteria non mi sembra una cosa molto positiva.
Infatti, dato che io vedo quel che vedo
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, preferisco sempre avere dei modelli "stabili" e centrati che salgano da soli in termica.
Il mio Termik F5J l'ho modificato aumentando il braccio di leva in coda (maggior K longitudinale) e facendo un'ala a doppio diedro molto marcato (centro di spinta laterale più avanzato). Quando è molto lontano in termica con un po' di direzionale dentro pensa lui a tutto.
Per la salita sotto motore idem: usando i mixer elettronici su direzionale e profondità ho impostato una salita ad angolo costante senza quasi intervenire sui comandi.
Naturalmente richiede un grosso lavoro perchè bisogna fare una messa a punto quasi come se fosse un volo libero e l'accettazione di qualche compromesso
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... però credo che alla lunga paghi
E credo che sia la via da indagare bene anche nella F3J: che senso ha fare dei veleggiatori da termica con le ali "piatte" senza diedro?
Persino negli alianti full scale le ultime evoluzioni hanno portato ad aumentare il diedro: talvolta mi chiedo che cosa si aspetti a farlo anche sui modelli... Specie su quelli che devono fare solo durata e magari vanno a volare a un km dal punto di lancio