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Vecchio 13 dicembre 13, 19:52   #4316 (permalink)  Top
Peppe46
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Originalmente inviato da F86_Tommy Visualizza messaggio
Ciao a tutti,

Vorrei chiedervi una curiosità, perchè all'epoca dei vari Kosmo, Komet, Galaxy si utilizzavano profili alari così spessi con motori che giravano tantissimo?
Non sarebbe stato più redditizio mettere un profilo più sottile in modo da sfruttare la potenza del motore agli alti regimi?
C'erano problemi legati alle velocità troppo alte del modello durante le figure acrobatiche?

Vi chiedo questo perchè il trend attuale è quello di utilizzare profili sempre più sottili ovunque e mi chiedo quali siano le motivazioni...

Scusate se dico immani castronerie o chiedo cose scontate, ma per un ragazzo come me cresciuto nell'epoca dei modelli precotti dove quasi nessuno costruisce più e nessuno giustifica scelte progettuali o costruttive, le domande vengono spontanee.

Un saluto da un appassionato di modelli vintage, per farvi capire io sono uno di quelli cresciuti con i cataloghi della eurokit e con le broshure della supertigre in mano!!

Vi seguo!!

Matteo
Per ciò che ricordo, c'erano molti preconcetti nella progettazione e la poca conoscenza dei profili, faceva spesso propendere per i soliti profili che si sapeva andassero bene per quell'uso.

Gli evergreen NACA 0015, hanno spopolato per decenni, sia nella F3A che in modelli acrobatici da allenamento.

Poi qualcuno ha cominciato a staccarsi dai soliti schemi, complice il diffondersi di nuovi profili, dedicati al modellismo, di programmi di elaborazione e grafica computerizzata.

Devi capire che, all'epoca, ti disegnavi la centina su carta millimetrata, con la calcolatrice a batterie dove calcolavi le coordinate punto per punto e poi andavi ad unire i punti, con una precisione alquanto "ballerina".

Di conseguenza, i progetti erano sempre "dalla parte del burro", con profili che tolleravano tranquillamente qualche millimetro in più quà e là o qualche colpo in più o in meno di tampone.

Ricordo al campo, quando mi presentai con un modello veleggiatore personale con profilo pianoconvesso Clark Y, mi dettero del pazzo, dicendo che il pianoconvesso era troppo veloce, rispetto ai concavoconvessi, universalmente usati nei veleggiatori dell'epoca e per non parlare dei biconvessi, demonizzati come profili per superesperti, troppo veloci e difficili da gestire.

Ripensandoci ora, mi viene da sorridere ma all'epoca, quello era il comune pensiero e a parte rarissimi "pionieri sperimentatori", nessuno si muoveva da quelle poche certezze che, in ogni caso, generavano quasi sempre buoni modelli dalle buone prestazioni.
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