Originalmente inviato da fougamagister Buonasera Runnerfly67,
mi permetto di intervenire per ricondurre la conversazione sulla strada da cui era partita.
Innanzi a tutto complimenti per l'ardua impresa di voler realizzare una propria turbina, ci tenga informati sull'evoluzione del progetto.
Relativamente alle sue affermazioni, desidero fare qualche considerazione....spicciola:
Relativamente al prezzo del Dynamo, piu' di 400 euro vanno allo Stato per un'imposta chiamata Imposta sul Valore Aggiunto, e purtroppo non e' un opzione : si va in galera.
Piu' di 200 euro sono il costo degli accessori compresi nel kit.
Se ha la cortesia di trasmettermi le coordinate di chi produce 17 stampi di produzione fatti a regola d'arte con un gloss superficiale pari a 100 a circa 200 euro di costo, mi impegno a regalarle 10 Dynamo montati e verniciati ( lascio a lei la cura di installare la turbina ).
Per cio' che riguarda i masters vale lo stesso discorso.
Conosco molto bene la zona dove abita e ho carissimi amici imprenditori di successo.
Come da Voi, a Torino, abbiamo la consuetudine di pagare la mano d'opera, i relativi contributi, fare la dichiarazione 770 sul costo pagato sulla medesima, pagare le imposte sugli "eventuali" utili e purtroppo i commercialisti, ahime', emettono parcelle che desiderano che siano pagate.
Da un po' di tempo, qui, nella antica Savoia, abbiamo smesso di pedalare a turno su vecchie biciclette collegate ad altrettanto vecchi alternatori, e da un po' di tempo in qua, paghiamo regolarmente fatture ad un esoso fornitore di nome ENEL.
E fino qua non abbiamo ancora prodotto nulla.
Abbiamo pagato qualche migliaio di Euro per ricevere resine epossidiche aeronautiche, tessuti di vetro e carbonio, qualche decina di metri quadrati di compensato aeronautico e siamo ancora al punto fermo.
riscaldamento dei forni, pompa del vuoto, adesivi, materiali ausiliari, un bel po' di ore di lavoro e, forse, dopo 24 ore siamo arrivati al dunque.
Manca solo piu' il capannone, fare l'elenco della distinta base di tutti i particolari, farsi mandare un lotto minimo di 100 scatole di cartone, preparare l'imballaggio, imbustare tutti i particolari, verificare la qualita' e.... siamo arrivati.
Un altro Sabaudo che prepara la fattura, i documenti di trasporto, contatta il trasportatore e... voila'
Ora abbiamo l'oscuro oggetto del desiderio e se ci guardiamo indietro non e' proprio cosi' banale.
Mi permetto di sottolinearle che l'utente Avvcaserta ha fatto le sue considerazioni non relativamente al Dynamo, ma a riguardo di alcune brutte esperienze fatte con i modelli asiatici, e quindi : che ci azzecca? ( direbbe un politico della seconda repubblica ).
A forza di critiche gratuite " tre per due" nei confronti di prodotti realizzati nel nostro paese, con attenzione, qualita' e performance rimarchevoli, e morboso atteggiamento esterofilo, arriveremo a preparare nuovamente la valigia di cartone, ma questa volta non per andare a mangiare wurstel, ma un pugno di riso, oltre la Grande Muraglia, e quando mio nipote mi chiedera' il PERCHE' , gli daro' il mio account sul Barone e gli diro' di andarsi a leggere i posts relativi al denigrare il lavoro svolto in questo paese che , mi permetta, non ha nulla da invidiare a qualunque altro.
Con simpatia
Luciano De Pace |