Citazione:
Originalmente inviato da Naraj Eccomi. Non vi ho perso d'occhio un'attimo.
Permettetemi di riepilogare (anche per chi si metta in "ascolto" solo ora) la mia sola impressione, e spiegatemi dove sbaglio, senza ricordare le varie formule di fisica aerodinamica.
Personalmente parto dal principio che un'elica ferma, con aereo in planata, oppone una certa resistenza per l'effetto della superficie delle sue pale investite dall'aria dovuta alla velocità dell'aereo.
Lo stesso aereo in planata, con la stessa elica che gira libera senza freno, con la stessa superficie esposta alla velocità dell'aria, oppone una resistenza alla planata che è pressochè uguale ad elica ferma.
In realtà, poichè l'elica gira, opporrà una resistenza leggermente minore per l'effetto di "scivolamento" dell'aria sulle pale in rotazione.
Non riesco a capire, che la resistenza all'avanzamento dell'aereo aumenti con l'elica in rotazione se la superficie della stessa, L'elica è uguale sia da ferma che in movimento.
Se siete di quest'ultima idea, mi potete spiegare con semplici esempi dove sbaglio?
Grazie a chi avrà pazienza a illuminarmi quest'ultimo caso.
Naraj. |
Invece che perdersi in aerodinamica e formule strane, prova a immaginare le energie in gioco.
Per far girare l'elica occorre una certa energia che, a motore acceso, viene presa dalle batterie. Tralasciando quella persa con le resistenze, questa energia viene accumulata dall'aereo come quota.
Spegnendo il motore, bloccando l'elica e scendendo con un angolo costante, questa energia viene "trasformata" e quindi, se così vogliamo considerarla, accumulata come velocità.
Se in questa fase lasciamo libera l'elica, parte di questa energia sarà necessaria proprio per farla girare e maggiore è la velocità a cui gira maggiore sarà l'energia assorbita in questa fase proprio a discapito della velocità...