Citazione:
Originalmente inviato da max_c26acro Invece sappiamo tutti che una corretta differenziazione può eliminare quasi del tutto l'imbardata inversa...e il motivo di quel "quasi" è proprio la teoria di Drela: possiamo bilanciare le resistenze generate dalla deflessione dei due alettoni, ma non possiamo eliminare quella piccola componente orizzontale della portanza da lui teorizzata.
Pertanto secondo il mio modesto parere e anche secondo quanto riportato da molti sacri testi, è la resistenza generata la causa primaria e la teoria di Drela quella secondaria. |
Citazione:
Originalmente inviato da telemaster per quanto riguarda l'immagine postata non è assolutamente errata e non è assolutamente una cosa teorica. In realtà l'effetto finale dell'imbardata inversa è somma di vari effetti.
Se leggete in alto Drela scrive chiaramente una cosa fondamentale: adverse yaw due to roll rate.
Quando si azionano gli alettoni si genera una asimmetria di portanza e quindi nasce un momento di rollio. L'asimmetria di portanza genera una variazione della velocità indotta ed una variazione della resistenza.
Non appena il velivolo inizia la rollata la velocità angolare produce una variazione dell'angolo d'attacco sulle due semiali. Ricordate che la portanza è sempre ortogonale al vento relativo... pertanto per ottenere le forze in "assi corpo" è necessario proiettare i vettori portanza; le componenti orizzontali in effetti generano un momento di imbardata, contribuendo all'effetto dell'imbardata inversa. |
La chiave potrebbe essere qui, infatti... provo a sintetizzare:
Il momento di rollio sull'asse di imbardata nasce nel momento in cui si azionano gli alettoni a causa della
variazione del vettore portanza per ciascuna semiala
e contemporaneamente a causa del contributo della
maggiore resistenza offerta dalla semiala con l'alettone abbassato, come già ampiamente spiegato nei nostri post precedenti.
Questo spiega (come giustamente dice Max) come l'uso del differenziale sugli alettoni riduca ma non elimini del tutto il fenomeno, segno che non è la sola causa concorrente.
Tuttavia propendo anch'io, anche alla luce del nostro scambio e delle "prove" teoriche proposte, a ritenere che l'ordine di priorità veda come
contributo primario la maggiore resistenza e come
contributo secondario quanto ho portato alla vostra attenzione nel citare gli studi di Drela, ovvero la variazione dei vettori della portanza.
Se posso permettermi invece una nota personale
, aggiungo che sono felice di vedere in questo thread la partecipazione di persone così preparate e con la voglia di scambiare con il giusto rispetto e la giusta considerazione delle tesi di ciascun partecipante.
Grazie a TUTTI per i contributi dati fin qui, spero si possa proseguire sempre in questo clima!