Citazione:
Originalmente inviato da paologiusy Potrei sbagliare, ma se la memoria non mi inganna il materiale ortotropo è quello che si comporta nello stesso modo in tutte le direzioni (dal greco Ortos e Tropos, perpendicolare e comportamento)
Inoltre, il calcolo delle tensioni in regime elastico non ha nulla a che vedere con la duttilità del materiale.
Il legno si comporta come materiale ortotropo finchè non si supera la tau ammissibile per lo scorrimento delle fibre (ossia si spacca lungo le venature)
L'isotropia è qualcosa che ha a che fare con l'elettricità - però ripeto, potrei sbagliarmi. Doc tu che sei fresco di studi ....... |
I compositi sono materiali ortotropi. Ossia non hanno lo stesso comportamento a seconda di come viene applicato il carico.
Ad esempio un composito (per semplicità unidirezionale) caricato a trazione lungo l'asse di giacitura delle fibre ha una sigma di rottura di ordini di grandezza superiori rispetto allo stesso caricato in direzione normale alle fibbre.
Stesso discorso vale per il legno che come diceva il mio prof di tecnologie delle costruzioni aerospaziali è un composito naturale...
Un materiale isotropo come l'alluminio ha lo stesso comportamento qualunque sia la direzione di applicazione del carico.
Il criterio di Von Mises (così come quello di guest-tresca) viene o meglio veniva utilizzato per determinare, in modo semplice e con buona approssimazione, la tau di rottura nota la sigma di rottura a trazione ricavata con semplici prove sperimentali.
Il 3 che va messo sotto radice è un coefficiente che dipende dalla tipologia del materiale analizzato.
Non mi sono mai posto il problema di calcolare la resistenza a taglio per il legno...anche perchè nei corsi di Ingegneria Aerospaziale più che a leghe di Al non si fa riferimento...e lì va benissimo Von Mises con K=3...