questo report l'ho trovato sì divertente che meritava un po di spazio anche qui
"Ho visto cose che voi umane non potete immaginare...", potrebbe cominciare così il racconto delle regate di domenica 27/10 a Genova.
Scagli la prima pietra, anzi no, alzi la mano chi si era trovato nella necessità di avere una vela più piccola di quella più piccola mai fatta per la propria Footy!
Un vento di scirocco che di media soffiava tra i 10 ed i 12 nodi, con raffiche di almeno 15 che portavano anche piccoli salti di direzione: se ti beccava mentre stavi virando, addio regata! Per non parlare dei veri e propri "capovolgimenti" nei la ti in poppa. Soprattutto le barche con armo "unarig" non microscopico hanno sofferto in maniera drammatica, le raffiche rendevano incontrollabile l'assetto e le straorze si sommavano o ingavonamenti multipli. Chi come me aveva (sigh) una barca stabile anche quando naviga ingavonata, si è ritrovato solo 2 dita d'acqua all'interno con conseguente fritto misto di ricevente e servi (salve le batterie, fiuuu!), e dopo sole 3 regate! Tre regate dove però ho collezionato due speronate che hanno lasciato il segno, ed una era mure a dritta!
Chi invece riusciva a cavarsela più che bene, era Gigi (Audizio) che con la sua ultima creatura, invelata alla perfezione, saltava tra le onde e in molte virate sembrava usasse la tecnica dei più spericolati snoboarders, virando sfruttando la spinta e il cavo dell'onda sotto la prua.
Il più sorprendente penso sia stato Carlo (Rossi) che ha tirato fuori il meglio dal suo unarig e da uno scafo fino a ieri destinato alla pensione, dimostrando la consueta abilità nelle regolazioni e nella strategia di regata.
Come non parlare dei "seventyseven", le due barche sorelle di Federico (Steri) e Andrea (Laura)?
Straordinarie nei lati di poppa quanto nelle boline (mica potevo scrivere "con delle poppe straordinarie") grazie alla distribuzione dei volumi, alla fine non hanno raccolto quanto possibile al potenziale mostrato, forse a causa di una crisi di gioventù e di feeling tra timoniere e barca, comunque da tenere d'occhio d'ora in avanti.
Nel mezzo si piazza il "solito" Claudio (V.(di più non posso)) che pur lamentandosi per le prestazioni in bolina della sua Urca piuma (aveva un armo da 7 dm2) si è piazzato alla fine al secondo posto.
Quindi Enrico (Audizio) che però forse è stato un po' discontinuo rispetto al consueto, ma anche lui ha uno scafo vecchio, varato da più di un mese.
Temerari i due polentoni milanesi Claudio (Felcini) e Roberto (Pedrini) che hanno dovuto mostrare tutta l'esperienza e l'abilità maturata nelle classi maggiori, per non farsi strapazzare dal resto del gruppo.
E siamo ai magnifici 4! Roberto "Smokie" (Broccoletti), Livio (Rovaretto), Franco (Aromando) e last but not least, Cristiano (Santiglia).
Roberto dopo un'inizio all'altezza delle ultime prove, è rimasto attardato da errate regolazioni, arretrando oltremodo nella classifica finale.
Franco e Cristiano li affiancherei per l'eroismo dimostrato nel gestire senza arrendersi, due armi decisamente troppo grandi per le condizioni meteo. Bravi.
E poi Livio, il Jack Sparrow della brigata che con la sua P(i)rla Nera ci ha deliziato per estro e creatività. In particolare l'ultimo armo usato (e che si intravede in qualche foto del pranzo) è un inno all'improvvisazione velica, un misto di creatività che riporta a Gaudì e Warhol, un qualcosa in somma, di inimmaginabile e mostruoso, il tutto accuratamente affumicato!
E per finire come non citare GianFranco ed i suoi boys che ci hanno accolto nella sede della Soc. Sportiva Pescatori di Priaruggia, che organizzava l'evento, servendoci un delizioso pranzo che dall'antipasto al dolce e all'ammazza-caffè. Alla fine qualcuno non voleva credere che fosse stato offerto ai regatanti, veramente uno schiaffo alla diceria dei Genovesi troppo parsimoniosi!
Non ringrazio anche qui Gigi Audizio per averci regalato una domenica davvero bestiale (nel senso buono ovviamente), perchè l'ho già atto da altre parti e perchè è sottinteso.
L'intenzione è stata di scrivere qualcosa che fosse a tratti ironico e magari spiritoso, se vi è piaciuto fatelo sapere, se non vi è piaciuto tenetevelo per voi.
Ruggero.