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Vecchio 24 settembre 13, 22:31   #23 (permalink)  Top
alessandroROMA
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rinvi; prima ipotesi

Altro problema da risolvere: “il sistema di rinvi”. Non che gli altri siano alle spalle.

Devo dire che dal buio completo in cui ero adesso ho un certo orientamento grazie a “manuelmodelli” che mi ha inviato delle spiegazioni e delle foto molto chiare.

Perché non seguire allora il suo schema ? Perché la mia situazione è un po’ più complicata.

Tanto per cominciare le scotte non si devono vedere se non nell’ultima parte quando dal ponte escono e si attaccano al boma o all’occhiello del fiocco e questo è già un compromesso fra funzionalità e riproduzione, considerando che molte manovre fisse e correnti finte staranno li a dare intralcio.
Poi ci sono molti spazi già occupati. Il passaggio della scotta sull'asse longitudinale intralcerà il movimento delle batterie. E così via è inutile che elenco ora tutti i problemi.

Invece di fare domande di difficile risposta perché anche chi è espertissimo avrebbe difficoltà senza vedere il disegno, propongo delle soluzioni e spero che qualcuno esperto o meno (non disdegno alcun consiglio o parere) mi faccia capire dove sbaglio o dove il sistema presenta falle.


La prima ipotesi presenta la scotta principale in asse longitudinale che corre sotto il ponte. Dovrò logicamente forare gli alberi e disassare leggermente il percorso laddove necessario.
I punti di attacco e i punti dove le scotte si infilano nel ponte non sono ottimali per aver le migliori leve ma sono obbligate da esigenze costruttive (aperture coperchi).

Le immagini solo il più esemplificate possibile .

In blu sono indicati i due boma e le loro aperture, a 0°, a 90°, una di bolina stretta (diciamo 15 gradi) e una con vento di poppa.

La linea color ciano indica la scotta principale che va sotto il ponte dal verricello fino ad un fulcro a prua (che potrebbe essere una carrucola) per circa 66 cm, e dal fulcro al primo punto di uscita sul ponte per circa 72 cm sulla quale si inseriscono le scotte della maestra (stesso colore) del trinchetto color rosso e del fiocco color viola.

Posizionando i boma a 15° considerandolo come l’angolo più stretto (credo sia inutile stringerlo ulteriormente o far arrivare i boma in asse longitudinale) la
lunghezza dal punto di uscita dal ponte all’attacco del boma risulta:
Trinchetto:123,82 mm
Maestra: 125,14 mm LINEE GIALLE NELLA VISTA DALL'ALTO

Se invece dell’angolazione si vogliono registrare in modo uguale le lunghezze si avrà una differenza leggerissima di angolazione e, credo io, irrilevante.
Ad esempio se anche il boma di maestra venisse accorciato fino a 123 mm avrebbe un angolo leggermente inferiore a 15 gradi.

Analogamente se si vogliono aprire gli angoli per l’andatura di poppa, in questo disegno le lunghezze prima menzionate diventano:
trinchetto: 21,4 cm
maestra: 21,4 cm
insomma la stessa lunghezza con una differenza di 91 mm (214-123) fra la minima e la massima angolazione prevista, che poi dovrebbe essere la lunghezza di avvolgimento del rocchetto del verricello con una leva.

In questa ipotesi, cioè con lunghezze massime pressoché identiche il boma della maestra poiché più lungo non potrà essere “aperto” come quello del trinchetto.

Potete vedere le aperture differenti osservando le linee blu.

Per ovviare al problema e quindi aprire al massimo anche il boma della maestra dovrei lasciare che il boma del trinchetto oltrepassi i 90 gradi. Ciò sarebbe comunque facilmente impedito da manovre fisse e dalle griselle stesse, però la scotta rimarrebbe lenta poiché avanzerebbero 244-214=30 mm (i 244 mm non sono indicati in figura)

Prima di confrontare questo sistema con altri vorrei conoscere i vostri pareri in merito.
i prossimi saranno: sistema in asse longitudinale ma con doppio rinvio e sistema con scotta che corre sui fianchi interni.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Immagini allegate
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