La carta non si tende col tendicarta ( paradossalmente ) ma si tende con l'acqua
: dopo averla incollata se si la si è applicata asciutta, come probabilmente in questo caso, gli si nebulizza sopra con uno spruzzatore oppure la si bagna con un batuffolo di cotone imbevuto.
Quando si asciuga rimane tesa come un tamburo e solo dopo la si fissa col tendicarta che sì, la tende ulteriormente, ma soprattutto la impermeabilizza.
Per finiture lucide si può passare per ultima una mano di vernice alla nitro trasparente, od una bicomponente lucida a far da antimiscela
Se invece si sceglie di applicarla bagnata, si procede bagnandola nello stesso modo, l'applicazione è facilitata perchè la capillarità permette di posizionarla sulla struttura e la si incolla passando il tendicarta da sopra.
Rimarranno delle striature biancastre che sono l'umidità intrappolata, che spariranno alla stesura del tendicarta.
A proposito è meglio e auspicabile prima passare un paio di mani di tendicarta sulla struttura dove andrà incollata la carta, così l'adesione sarà facilitata e si potrà al limite effettuarla col solo solvente.
A proposito di solvente, antinebbia o meno, deve essere del tipo a lenta evaporazione, specie d'estate se no non permette all'umidità dell'aria di andarsene, da qui le striature biancastre.
Va da se che gli antinebbia dei brico sono di solito della peggiore qualità..
Per carte poco porose ( tipo Esaki ) risulta difficile la tecnica dell'incollaggio a tendicarta e quindi è molto più facile usare direttamente sulla struttura la colla stick,moderno sostituto della coccoina con quel bel profumo di mandorle amare..