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Vecchio 18 luglio 13, 15:04   #24 (permalink)  Top
Personal Jesus
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Originalmente inviato da Ehstìkatzi Visualizza messaggio
Ho fatto un esame sulla teoria degli errori, ma dato che sono passati almeno 45 anni non ricordo assolutamente niente, per cui i ragionamenti che seguono sono frutto di elucubrazioni personali sviluppate in questo momento e, pertanto, possono essere sbagliati o contenere......errori.
Supponiamo che il rilevameno all'istante t1 contenga un errore di posizione di 10 metri mentre quello all'istante t2 è corretto.
La velocità ( parliamo solo di quella per semplificare ) viene calcolata con un errore che dipende dal rapporto tra la distanza realmente percorsa e quella misurata.
Per capirci se la distanza reale è di 100 metri il valore errato rilevato sarà di 110 o 90 e quindi l'errore percentuale di circa il 10%.
Passiamo a passo successivo t3 e supponiamo che la posizione sia sbagliata nuovamente di 10 metri, anche ora la velocità può essere sbagliata della stessa percentuale rispetto al reale, ma l'errore percentuale rispetto a quella precedentemente stimata potrebbe diventare del 20% se quei 10 metri hanno segno discorde rispetto a quelli del passo precedente.

Se la successione dei dati di velocità rilevati ha senso e le differenze percentuali sono modeste e giustificate come segno dal percorso effettuato, come si vede dall'immagine con i valori in tempo e velocità, perchè dubitare della loro validità ?
Semplicemente perchè all'istituto tecnico, una delle prime regole che mi hanno insegnato, è stata quella di non perdersi nei calcoli ma di usare il buon senso in ogni istante quando si sta facendo qualcosa.

Ora, se la telemetria in tempo reale, ma anche la registrazione che ne deriva sulla scheda di memoria, mi fa vedere che secondo per secondo la velocità oscilla con escursioni di 10-20 e passa km/h, mentre il mio occhio, che è impreciso ma pur sempre in grado di valutare se il modello sta schizzando avanti o indietro sul piano orizzontale di svariate decine di km/h, mi dice il contrario, il mio buon senso e la mia preparazione tecnica mi dicono di ritenere porcheria quello che sta leggendo il sensore e non il contrario.

Se il tachimetro della tua macchina inizia a ballare il valzer mentre il tuo corpo e il tuo deretano (l'espressione non vuole essere offensiva) ti dicono che ragionevolmente stai procedendo a velocità pressochè costante tu che pensi?
Che si è rotto il tachimetro e devi portare la macchina dal meccanico oppure che non ti senti affatto bene e devi andare dal dottore perchè il tuo fisico (il tuo sistema vestibolare?) non riesce più a discriminare se stai accelerando oppure no?

Questo ragionando sulle mie letture dei dati che come detto possono essere viziate alla grande.
Non sulle tue. Le tue potrebbero essere anche relativamente ragionevoli.

Però interessante discussione.

Immagino che i logger abbiano al loro interno giusto un apparato ricevitore del segnale GPS e si e no un cronometro.
Penso che il cronometro serva a fare ogni tot istanti una lettura di quello che sta arrivando dai satelliti.
E in quello che sta arrivando dai satelliti contiene la posizione (con l'errore che ipotizzi tu) e l'orario UTC. Dalla differenza di posizione tra due letture consecutive penso derivi la rotta e la distanza. Dalla differenza dei due orari UTC derivi la velocità.

Ad ogni modo Enrico Eustacchio dovrebbe essere abbastanza titolato per spiegarti cosa succede e cosa fa.
Anzi, sospetto che se volesse, sarebbe in grado di costruirsi il suo logger GPS (completo) in casa propria (ammesso non l'abbia già fatto come evoluzione o test per l'altimetro della Pelizza).
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