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Vecchio 17 giugno 13, 22:06   #553 (permalink)  Top
Mariodoxe
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Data registr.: 07-10-2007
Residenza: VENEZIA
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Amici mi dovete scusare se parlo ancora della cucina economica.
Io l'ho vissuta fino a quando mi sono sposato nel 1960. Funzionava in primo luogo a carbone, poi a legna e durante la guerra a palle di giornale bagnate nell'acqua e fatte asciugare al sole.
Ci si lavava con l'acqua calda della vaschetta, e si andava a letto d'inverno con la bottiglia piena della stessa acqua calda.
Molte volte le pareti della camera erano cristalline e luccicavano, era la brina frutto del nostro respiro.
Davanti alla cucina c'era una specie di corrimano dove venivano attaccati i seguenti attrezzi: Il ferro adunco per rimuovere i cerchi, il ferro a punta per attizzare il fuoco, quello ricurvo per pulire la grata dalla cenere (molte lo avevano incorporato, come quella ultima acquistata da mia madre) e la "cassa" cioè un mestolo di rame per attingere l'acqua calda dalla vasca e la molletta per separare i pezzi di carbone e togliere quelli che non prendevano fuoco.
Che serate ragazzi, solo con la radio che trasmetteva "La Bisarca" e con tutta la famiglia dai nonni ai nipoti a riscaldarsi forse più con il corpo che con la cucina.
Sono sensazioni che hanno lasciato il segno, un segno di tranquillità e di sicurezza che forse oggi è andato perduto.
Ciao ragazzi mi avete fatto scorrere la nostalgia.
Grazie
Mariodoxe
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