Citazione:
Originalmente inviato da Ruggero1968  hai ragione. In più mi fa "incazzare" il fatto che fa 'ste cose con una tale facilità e velocità che sembra che ognuno a casa propria le possa fare.
È frustrante poi rendersi conto che ogni volta che prendo in mano fibra e resine faccio delle masse informi che per farle lisce mi tocca dare più stucco che fibra ... e invece in "nostro" beppe ... zac ... lisce e belle subito!
quanto mi fa "incazzare" quest'uomo!!!  |
Guarda che di modellisti che lavorano resine sottocasa, ce ne sono molti di piu di quanto si pensi, specie i "pendiari", spesso impegnati in costruzioni anche complesse e riparazioni più o meno frequenti.
Dallemie parti, c'è il mitico "Raffo", mio allievo
che da anni ha "sfrattato" la sua macchina dal garage che usa esclusivamente per i suoi lavori.
Ricordo ancora la prima fuso che stampammo, diversi decenni or sono, nella soffitta del compianto Roberto Mancini, altro pioniere di resine e affini, autore di svariati modelli e stampi (lo stampo del mio Sukoy, lo ha fatto lui).
Non sapendo ne leggere ne scrivere, ci venne la malsana idea di gonfiare "qualcosa" dentro la fuso, per farla ben aderire alle pareti, una volta chiusa.
E che ci mettiamo... boh...
Poi, brillante idea: CI GONFIAMO UN PRESERVATIVO!!
Chiudiamo la fuso (che era solo il bulbo anteriore, al quale poi si pensava di incollare un pezzo di canna da pesca, a mo di trave), facciamo un accrocco di tubi e tubetti, collegato al manometro del compressore autocostruito con bombola del gas e motore da frigo... dai aria... ancora.. siamo a 0.5... ancora... PUFFFF!!
Scoppia il preservativo!
Pigliane un altro.... PUFFF!!
Catzo ma usi quelli ultrasottili!!
Scatola finita... e mo??
Piglia la macchina, alle 2 di notte, a cercare una farmacia aperta.
La troviamo al centro, entriamo trafelati a chiedere un pacco di preservativi "quelli robusti".
Io condisco la scena già ludica col commento "dai che ci tira!!" (naturalmente intendevo la resina ma lei forse ha capito qualcos'altro)
La farmacista ci guarda con gli occhi sbarrati. Ci molla la scatola di preservativi, manco fossimo pazzi erotomani con chissà quali tendenze distorte e ci defiliamo alla svelta.
Beh... soddisfazione grande, quando Roberto, il gorno dopo, viene a casa mia e mi mostra con un sorrisone, la fusoliera (più che altro pareva un catzo.. ma per noi era bellissima
), tra l'altro venuta benissimo.
In seguito, individuammo i giusti "preservativi" e ci facemmo diverse fusoliere, divenendo, in pratica, i primi "resinari" di Pesaro e provincia.
Bei ricordi...