Anch'io come te traggo molta soddisfazione nel disegnare e progettare però mi sono accorto che il primo mio disegno (guarda caso proprio di un SU26
) se rivisto con gli occhi di oggi era una mezza ciofeca, pur essendo copiato al 50% da un disegno già fatto.
Ho apportato modifiche che al tempo mi sembravano innovative ma con il senno dei poi mi chiedo perchè mai mi sono incapponito su certe soluzioni tecniche.
Il noto modellista l'ho conosciuto personalmente e mi ha pure detto che mi avrebbe fornito spezzoni di tubi da saldare al castolin per allenamento.
Per quanto rigarda l'alluminio l'ho saldato personalmente in fiera a Verona ma dubito di riuscirci a casa, nonostante la bacchetta (non proprio economica visto che costa 50 Euro al metro) prometta risultati mirabolanti anche con le lattine delle bibite.
La mia non voleva affatto essere una critica e nemmeno uno sminuire il lavoro fatto. Lungi da me l'idea di poter giudicare il lavoro altrui. Volevo solo metterti di fronte ad una serie di domande per farti riflettere.
Quando piloti da un po' ti rendi conto del perchè delle cose e a quel punto sai anche come impostare il disegno, quale scelta fare e come correggere gli errori.
Io saldo l'acciaio (ho costruito parecchi manufatti tra cui una gruetta idraulica per sollevare i caloriferi in ghisa e spostarli dal muro quando li voglio verniciare.
Ho costruito una panca da body building, alcune ringhiere e inferriate, qualche porta per il giardino, solo per fare qualche esempio....) ma non mi sognerei mai di costruire un serbatoio a pressione.
I nostri modelli sono belli e ci fanno imparare molte cose ma sono potenzialmente un pericolo. Fino a quando uno costruisce un deproncino non ci sono problemi ma modelli strutturati, pesanti diversi kg necessitano di esperienza.
Il motivo per cui ho scritto è proprio quello di farti riflettere sulla sequenza di cose che normalmente un modellista fa prima di arrivare a progettare.
Solo questo.
Comunque nulla vieta di proseguire nella progettazione. Ben vengano nuove idee!!!
Tu chiedi e io cercherò di risponderti nel limite delle mie conoscenze, nella speranza che qualcuno che ne sa molto di più voglia condividere parte del suo sapere.