La tecnica di cavalcare il vento mi ha sempre affascinato.
Logicamente ci vorrebbe un modello addatto, correttamente caricato , con possibilità di ballast, e sufficientemente robusto, che il vento in determinati assetti non perdona.
Io cerco di impiegarla spesso, come ho avuto modo di dire a proposito del volo in termica, eseguendo degli otto ma sempre con vento leggero non avendo modelli addatti.
Ma ho sempre pensato di poter utilizzare un modello tipo F3J , e pertanto robusto e ballastabile, da fiondare in giornate di vento sostenuto.
Certo è che la orografia del terreno al livello del suolo influisce parecchio, a volte favorevolmente altre sfavorevolmente, ad es.file d'alberi o collinette possono creare turbolenze e rotori che non sempre sono utilizzabili, ma un bel lancio ad una certa altezza e pertanto fuori da questi inconvenienti può permettere lo sfruttamento di correnti indisturbate.
La specialità del volo in dinamica non esiste, ma esiste il piacere di cercare di sfruttare al meglio le condinzioni ambientali con i veleggiatori e quindi imparare ad usarle anche in gara, anche con "discoboli alati" (F3k).
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.
L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |