Discussione: Arf: si o no?
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Vecchio 30 gennaio 05, 04:05   #55 (permalink)  Top
lele74
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Originally posted by batman@27 gennaio 2005, 18:52
... vuoi mettere un bel Titino con 80 mani di tendicarta alla porcoquiporcolà e la Modelspan a pieghe marezzate, che dopo 20 anni che è in cantina ancora la puzza di ricino+tendi+antimiscela ti uccide?...
... e tu dicevi:
Dove ***** l' avrà messo???????
Poi, un giorno, al campo, capivi.
E piangevi, in silenzio.
Lui si avvicinava, e diceva: Hai visto come è venuto bene?
E tu, cercando di non calpestare la semiala che toccava per terra e appoggiandoti all' altra, dritta verso il cielo, giusto un pò piegata per colpa della fuso a banana e un pò frastagliata per la spiaggia di piombo che serviva a bilanciarla, dicevi, guardando l' elica montata alla rovescia, rigorosamente bicolore:
non male, ma non capisco quella presa d' aria sulla parafiamma, dietro allo scarico..
e lui, con l' aria di chi ti svela un segreto:
Sai, l' ho fatta per dare aria alla fusoliera, mi hanno detto che le batterie della ricevente scaldano!
... se lascio attaccata la batteria funziona meglio!
E te ne andavi a sedere di là dalla rete (poteva darsi addirittura che potesse decollare, un pò come la faccenda di Von Karman e il calabrone) e lo guardavi accanirsi con un bastone sull' elica (metodo molto usato dalle mie parti, serve per mettere il motore in soggezione, come a addestrare i cani) mentre altri Titinati volavano con assetti da appontaggio d' emergenza (detto anche angolo di incidenza a 3 cifre!)alla classica altezza Padulo (quello che vola a livello del...) tra sfumazzate di motori così grassi che Pavarotti sarebbe morto d' invidia, con il negoziante di turno che spacciava viti di plastica come coca a un party a Hollywood ( in un carrello ci sono 4 viti, in una bustina 10, se atterri 3 volte ne spacchi 12, quindi...)...
...Mi ricordo le cassette da volo, così unte che pensavo gli dessero l' olio di ricino al posto di quello di lino, e gli ingegnosi sistemi per riempire il serbatoio (a vuotare non ci pensava mai nessuno, o si lasciava dentro la miscela per alcuni mesi, oppure si girava il modello in modo che colasse sulle scarpe) e i decolli, rigorosamente con il pendolino del serbatoio accartocciato, in modo che la spenta avveniva sempre a 2 metri da terra...
... e il solito esperto, al secondo(e definitivo)crash, diceva: Io darei un occhio al tubo della miscela, per me c' è un foro, e il piccolo Giovannino, anni 6, occhiali a 18 diottrie, prendeva in mano e scuoteva il serbatoio (ora perfettamente accessibile) e diceva, mangiando un ghiacciolo al ricino: guarda, papà, c' è una pallina che scossa dentro!
A quel punto, si tornava tutti a casa, a testa china, preconizzando gli insulti della moglie per la sporcizia accumulata.
Chissà, forse da allora è nata l' idea del volo elettrico...
Av Salud
Batman
ahahahah...quanti ricordi assopiti Lol: :
un saluto anche al "conterraneo" fai4602

Tornando in topic:
nonostante una certa nostalgia (respiro polvere polvere di balsa da 24 anni) voto si agli ARF (nonostante ne abbia avuto solo 1 e tra l'altro anche piuttosto deludente) più che altro per venir incontro a quelli che sono i ritmi ed i tempi del mondo odierno e, non da meno, per prevenire i giustificati brontolii di una moglie che può fare a meno di ritrovarsi il marito seduto sul divano che carteggia il bordo d'entrata della semiala durante il film della sera...Per non parlare dell'incetta serale di borotalco da mescolare al tendicarta perchè il turapori è finito e ci sono ancora i piani di coda da trattare. Non parlaimo poi del ferro da stiro
Certo il gusto di una costruzione interamente hand made produce soddisfazioni di ben altro tipo non solo al momento del primo volo ma anche durante la costruzione stessa quando si vede che ordinate, centine e listelli stanno per produrre forme definite.
lele74 non è collegato   Rispondi citando