Citazione:
Originalmente inviato da STENO Ross ero di fretta questa mattina e ho capito ROma per TOma.
Sull'usare un ESC da 45 o da 90 A non vedo controindicazioni se non costi/peso e ingobro.
IO mi riferivo (erroneamente) al fatto di far lavorare un ESC con percentuali di gas BASSE. Ecco questo fa scaldare l'esc. Per come l'ho capita io:
Quando tu "apri" la porta (ESC) tra lipo e motore tutti gli 11.1V della tua lipo 3S vanno nel motore.
NON è che se tu hai il gas a metà ne fai passare solo 5.55V e il motore va + piano. Ok?
Il motore gira perchè l'esc gli manda degli impulsi (PWM).
Immaginiamo il nostro motore, classe 450 (facciamo un esempio) la nostra batteria da 11,1v e il nostro regolatore, appena tu sposti lo stick del gas per far girare il motore, il regolatore, butta fuori immediatamente gli 11,1 volt della batteria ma in base al tempo di durata dell'impulso, (PWM) il motore girerà più o meno veloce.
Più la durata è maggiore più il motore aumenterà di giri. Da quanto ho capito io quindi se l'ESC si ciucccia sempre tutti gli 11.1V della lipo.... quanto più tempo resterà "chiuso" per far girare il motore piano... quanta più corrente non potrà buttare nel motore ma dovrà dissiparla in calore... |
Ok ci sono ed è proprio in ragione a questo che partono i miei dubbi. Che sia un ESC da 25A o uno da 90A gli 11.1V della lipo vengono sempre applicati, ma se l'energia è trattenuta da componenti a più elevata capacità (alias sovradimensionati) o se viaggia su piste più larghe (immagino, non lo so se sono più larghe) allora non vedo come possa scaldare di più o meglio... per quale motivo dovrebbe avere una componente dissipativa maggiore di una componentistica per un 45A?
Forse la risposta, come peraltro immagino anch'io, è in ciò che dice Lasto e cioé su di una progettazione in base all'ottimo di qualche componente a comportamento non lineare. Però detta così potrebbe essere tutto e niente...devo capire meglio