Citazione:
Originalmente inviato da Fabio983 Senza prendere le parti di nessuno, dopo averne costruito (solo) uno di gladiator, posso dire che rispetto ai kit moderni mi è sembrato abbastanza difficile da assemblare, forse per la concezione "old school" del progetto o forse per la (quasi) mancanza delle istruzioni....
PS
il mio senza diedro vola da dio e col 6.5 ad un terzo di gas sembra di pilotare un funcub. |
Credo che a questo punto bisogni "riposizionare in prospettiva" il Gladiator.
Il progetto è di fine anni 60, oltretutto probabilmente concepito in maniera già tradizionale, e a parer mio estremamente equilibrato ( e forse anche scopiazzato da qualcosa di precedente...)
La difficoltà di costruzione percepita oggi è semplicemente relativa al livello medio del modellista attuale, ed al fatto che questi è oggi di solito un principiante assoluto, in termini di capacità costruttiva.
Al tempo infatti questo era considerato di costruzione rapida e banale,e le istruzioni superflue nell'ottica di modellisti che avevano iniziato dal veleggiatorino a volo libero, dai modelli VVC, ecc e solo dopo approdati all'investimento del radiocomando.
Per costoro bastava uno studio preliminare del disegno per suggerire le sequenze costruttive, i kit in questo senso considerati prolissi da chi faceva modelli partendo da uno schizzo a matita.
Anche come trainer, il percorso passava ( ma non sempre, se ben assistiti al campo ) prima su un ala alta senza alettoni ( Oscar , Radar , Taxi ) che permetteva di fare sia esperienza costruttiva che di volo basico.
L'ala media e gli alettoni erano pensati come secondo periodo.
Anche le motorizzazioni vanno considerate : paragonare le cilindrate coi motori attuali non ha senso: al tempo l'ideale ( ed il prototipo lo mostra ) era il G21/46 supertigre da 7,5 cc, che girava a 12000 giri con una 10 x 6... un 34-36 attuale fa di meglio, un 7,5-8,5 oggi è più potente di un 10 cc del tempo, che allora era usato per i ben più grossi e pesanti pluri da gara.