La rondella trascinaelica è unita all'albero tramite un cono spaccato. Stringendo l'elica il trascinaelica viene spinto fortemente contro il cono il quale a sua volta si stringe attorno all'albero e il tutto (trascinaelica, cono, albero) diventa un pezzo solidale. Anche svitando l'elica, e quindi togliendo la pressione, se le tolleranze di lavorazione sono bassisime e quindi l'angolo sia del cono che dell'interno conico del trascinaelica coicidono fra loro perfettamente (...non sempre accade!) la rondella non si staccherà più da sola o con la semplice forza delle dita, ma sarà necessario applicare una notevole spinta contraria che solo con l'estrattore è possibile fare. Se poi consideriamo che si tratta di un motore di oltre 40 anni e incollato dal ricino...l'uso dell'estrattore è d'obbligo!!
Tutti gli altri tentativi si trasformerebbero in danni ai pezzi interessati e risulterebbero dei palliativi. Battere sull'albero non risolve nulla perchè è vincolato dal cono che a sua volta è stretto dalla rondella...per cui l'unica cosa da fare è sfilare quest'ultima e liberare così anche cono e albero.
Personalmente l'estrattore per la rondella trascinaelica (un mini estrattore, non occorre chissà cosa, è importante che sia di buona qualità), fu uno dei primi utensili che acquistai (tanti ma tanti anni fa, purtroppo!) quando mi capitò di smontare i primi motori!
Ultima modifica di brigher : 16 aprile 13 alle ore 00:44 |