Citazione:
Originalmente inviato da alevilla Gli X-Model di italiano hanno il posto in cui li vendono e, presumo, il design.
La manifattura non direi che è italiana. Aspetto smentite, ma l'ultima volta che ho parlato con Berti, 3 o 4 anni fa, mi aveva detto che producevano nell'Europa dell'est. |
Se intendi la sola produzione, sono d'accordo. Da sempre Xmodels produce in Polonia, per mezzo di una azienda consociata. Così fan quasi tutti, oggigiorno, altrimenti va a finire che paghi il modello almeno il doppio a causa delle tasse italiane e nessuno li compra.
L'Italia nel ns. caso, fa costruire secondo le proprie specifiche di progetto, totalmente italiano (incluso master e stampi), mentre i materiali utilizzati (fibre e resine) sono tedeschi.
Così è stato per i precedenti modelli, ad esempio Blade, Sword e Stingray, e così sarà anche per i futuri Bhyon 3.3, i nuovi Swift 2.5 e 3.2 ecc. ecc.
I profitti (se) arrivano in Italia, poi vengono totalmente investiti in Italia per sviluppare nuovi modelli, questo lo sapete, che poi verranno prodotti nuovamente in Polonia.
Mi permetto di dire che oggi non ha più senso parlare di Made in Italy in assoluto.
Lo stesso Cornia, che fa tutto da solo, acquista (solo per fare un esempio) del balsa che in Italia NON ESISTE PIU' da tempo, e quindi spende indirettamente soldi che vanno all'estero pure lui. E ve la sentireste di affermare che Cornia non è Made in Italy?!?
E credete che i francesi non facciano come fa Xmodels?!? Non è nemmeno per loro un totale Made in France.
Penso che sarebbe più opportuno parlare di Made in Europe, soprattutto adesso che siamo tutti nella Comunità Europea (CE, appunto).
Oggi si può parlare al limite di Made in CE vs. Made in China (o simili).
Anche noi potremmo produrre in China a meno, e con ottimi risultati.
Ma scegliamo di stare in Europa, in modo che i soldi rimangano nella Grande Famiglia, se non è possibile (commercialmente) farli rimanere tutti a casa nostra. Anche a costo di vendere meno. Perchè anche le tasse della Polonia, contribuiscono a riempire le casse europee, che sono poi le stesse che erogano i fondi alla Grecia, ai terremotati, alle grandi opere italiane ecc. ecc.
Quindi, non pensiamo più in piccolo, da "provicialotti": pensiamo europeo, se vogliamo bene all'Italia. Altrimenti fregatevene e comprate in China, ma poi non lamentatevi se le Vs. attività vengono rilevate dai cinesi (che chissà come mai, arrivano con valigie di contanti e si comprano intere città... come la mia Reggio Emilia, caxxo.)
Max