Citazione:
Originalmente inviato da sub53 E se poi non bastasse svendere il c*lo di chi pratica fpv per avere in cambio volo in pendio, quote e i famosi NOTAM perenni....
Voglio poi vedere quanti dei castigatori attuali resteranno sotto i 50 mt. con i Modelli....quelli veri, non i gommoli...o quando un certo numero di campi volo non saranno più considerati esattamente a norma...
Il tutto per normare solo chi vuole guadagnare... e tanto... con i droni...
Poi sarebbe bello capire da dove derivi la presunta maggior pericolosità dell' FPV, ovviamente con apparati e potenze a norma di legge, norme che sono in vigore da tempo... quindi chi vola a 3500 mt. di quota utilizza frequenze e potenze illegali, quindi non capisco la difficoltà di trovarli e punirli... o forse è comodo che esistano per l' untore ?
Dei famosi incidenti di cui si è occupato l' ENAC relativi ai modelli esiste traccia ufficiale ? E i colpevoli sono stati perseguiti ... o si è preferito utilizzarli per inventare la caccia all' untore....e untore ha diversi significati Delitti contro lamministrazione della giustizia: lomessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale... I Dirigenti ENAC dopo aver illustrato la normativa che tutti conosciamo, ed aver mostrato i ben noti filmati di Youtube ITALIANI dove droni (modelli tradizionali e quadricotteri) radiocomandati compiono ogni genere di pericolosa nefandezza... |
Per punire qualcuno occorre che prima esista prima una normativa o un regolamento a cui riferirsi per decidere cosa è punibile e cosa no.
Forse è fuggito il concetto che, infatti, fin d'ora, mancava proprio questa normativa.
Ecco perchè la stanno facendo.
Ma mica per punire qualcuno. Anche se gli episodi, per quanto "sporadici", sembra che ci siano già stati (parlano di un aeromodello con sopra telecamera che se ne volava a 3500 piedi di quota nei pressi dell'aeroporto di Bologna. Evidentemente qualche volo di linea in decollo o in atterraggio ha riportato il "traffico sconosciuto" e "pericoloso". Magari lo avrebbero anche sanzionato, ipotizzo io, se forse avessero avuto il tempo e il modo di identificarlo. Identificare l'aeromodellista in realtà).
Ma dicevo, non lo fanno per punire (l'italiano pensa subito alla "stato" e alle autorità "cattive" sempre pronte a punirlo..), ma per regolamentare e, poi, eventualmente, procedere a norma di legge in caso di trasgressione.
Ma ripeto, se prima non si fa una normativa, giusta o sbagliata che sia, fatta bene o fatta male che sia, come si fa a decidere a priori cosa sanzionare o no?
Per la verità, se andate a vedere sul sito FIAM (di cui non sono nè un sostenitori ne un difensore d'ufficio), spulciando, trovate che già ora un abbozzo di regole ci sarebbe.
http://www.fiamaero.it/regolamenti/G...zza%20Volo.pdf
Vi è scritto essere una bozza del 2010.
Tuttavia, nella parte seconda, vengono definite delle regole da rispettare nelle varie zone dello spazio aereo
Quota massima di volo ammessa:
ATZ Il volo di Aeromodelli radiocomandati all'interno delle ATZ (vedi 2.5) è vietato ad eccezione
dei modelli che pesino meno di 1 (uno) Kg (chilogrammo) ed al di sotto di una quota massima
di 50 metri dal suolo nelle zone non interessate dai sentieri di avvicinamento e di decollo ed al di
fuori del circuito aeroportuale (sottovento), salvo disposizioni contrarie delle Autorità Aeroportuali.
CTR - Il volo di Aeromodelli radiocomandati all'interno dei CTR (vedi 2.6) è consentito fino ad una
quota massima di 120 metri dal suolo (circa 400 piedi), salvo disposizioni contrarie delle Autorità
Aeroportuali.
Spazio Aereo G Il volo di Aeromodelli radiocomandati è consentito fino a una quota massima
di 300 metri dal suolo (circa 1.000 piedi) solo se il pilota è in possesso dellAttestato di
aeromodellista e della relativa abilitazione al pilotaggio RC, in mancanza di tali requisiti, la quota
massima di volo è fissata a 120 metri dal suolo (ca 400 piedi), salvo disposizioni contrarie delle
Autorità Aeroportuali.
Il volo degli alianti in pendio o trainati potrà essere effettuato fino ad una altezza massima di 300
metri (circa 1.000 piedi) dal punto di lancio ed entro un raggio di ca.1.000 metri dal punto di lancio
stesso per alianti con apertura alare uguale o superiore a mt. 4,00, purchè il pilota sia in possesso
dellAttestato e dellabilitazione al Pilotaggio validate.
In mancanza di questi brevetti aeronautici aeromodellistici la quota massima non potrà superare i
mt. 120 (ca 300 piedi) ed il raggio dazione non dovrà essere superiore a mt. 500, salvo
disposizioni contrarie delle Autorità Aeroportuali.
Per alianti con apertura alare inferiore ai mt. 4,00 laltezza non dovrà superare i mt. 120 e la
distanza mt. 500.9
Nota: tali limitazioni possono essere derogate unicamente in presenza di NOTAM specifici o
autorizzazioni rilasciate dalle Autorità competenti (ENAC - A.M.).
Il mancato rispetto di tali vincoli costituisce "inosservanza di norme sulla Sicurezza della
navigazione" e sarebbe perseguibile ai sensi dell'art. 1231 del Cod. della N. sempre che il fatto
non costituisca reato più grave penalmente rilevante.
2.8 Precedenza in volo a tutti gli altri aeromobili dellaviazione generale e militare
All'avvicinarsi di un qualsiasi aeromobile (compresi i Paracatutisti), il pilota aeromodellista deve
essere in grado di atterrare o liberare immediatamente lo spazio aereo per evitare qualsiasi
conflitto di traffico e dare quindi la precedenza a TUTTI gli aeromobili secondo il principio "See and
Avoid" (Vedi ed Evita).
Quello che non ho capito è se sono già in vigore (o lo sono sempre state).
Si legge anche che, in mancanza del famigerato "patentino", la quota massima di volo, al giorno d'oggi, sarebbe limitata a 120 metri.
Domanda retorica: ma in gare ufficiali FAI e non FAI, chiedono di esibire il patentino per partecipare alla gara?
Sempre ammesso che, ripeto, queste norme siano già vigenti e non solo in bozza.
Per finire, mi pare che la bozza in discussione all'ENAC, serva proprio per superare questa attuale "guida di sicurezza al volo".