Premettendo che io ho inviato la mia a FIAM dieci giorni fa circa e appurato che visti i oltrepassati i termini a questo punto parliamo tanto per parlare in attesa di sapere quali saranno le norme che regoleranno l'esercizio dell'aeromodellismo, che ci piaccia o no.
ENAC è chiamata a colmare un vuoto normativo che nel resto d'Europa hanno colmato da tempo ma soprattutto "per tempo", istituendo magari dei tavoli di concertazione a cui probabilmente hanno seduto anche buoni rappresentanti del mondo aeromodellistico.
Arrivare agli sgoccioli non porta mai bene, rende impossibile creare un gruppo di persone che richiederebbero tempo per formulare ipotesi di regolamento da discutere poi con l'organo competente.
Di tempo ormai non ve n'era più e vista comunque la disponibilità di ENAC ad interloquire con qualcuno di rappresentativo del nostro mondo, la scelta più logica è ovvio che ricada sulla federazione più rilevante sul territorio.
FIAM a questo punto ha fatto la cosa che ritengo più sensata per arrivare a quel tavolo forte non soltanto dei suoi federati ma anche di qualche centinaio o migliaio di freelance che potessero dar forza alle obiezioni che certamente FIAM dovrà muovere, proporre una "conta" promuovendola con una raccolta di proposte. Ovvio che se FIAM avesse ricevuto un buon numero di schede avrebbe potuto avere una forza maggiore ma comunque ormai i giochi sono fatti ed è inutile recriminare come anche asserire che inviare la proposta a FIAM non servisse a nulla, serviva eccome.
Ora sgranocchiamoci del pop corn e facciamoci una bibita in attesa di sapere cosa avranno potuto ottenere di meglio coloro che siederanno a quel tavolo.
Stefano.
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