Salve ragazzi.. ormai quasi tutti siamo a conoscenza della bozza di "regolamento" redatta dall'ENAC riguardante anche l'aeromodellismo in Italia.
Voglio chiedervi:
Io (normalissima persona, non facente parte di alcun ente particolare) tramite il forum e le voci di corridoio ero a conoscenza che l' ENAC si sarebbe occupata di una sorta di regolamentazione del nostro ambiente, infatti già ad agosto uscì una sorta di traccia che iniziava a inglobare il nostro hobby e il 18 settembre uscì una locandina che indicava un incontro nel quale si sarebbe discusso sicuramente del futuro del nostro hobby.
Ad oggi ci troviamo con una bozza di regolamento che pare essere un tantino restrittiva, e mi viene da chiedermi:
ma voi, signori dell FIAM, cosa avete fatto per noi federati, per tutelarci da questa doccia fredda? se ne ero a conoscenza io che sarebbe arrivata una regolamentazione anche per noi modellisti, volete farmi credere che voi non sapevate nulla?
dove è finito il grande motto, cavallo di battaglia della FIAM,, "l'unione fa la forza"?
Io sono un membro FIAM, e ad essa mi sono affidato perchè fino ad ora sembrava che davvero riunisse quello che sono gli interessi di noi aeromodellisti, ma ora pare che chi di dovere se ne stia fregando altamente..
non solo, ma il presidente ha anche avuto il coraggio di pubblicare in home page una sua lettera intitolata
"Attenzione!!! - Attenzione!!!
Aeromodellismo a rischio in Italia".
Mi chiedo, ma stiamo scherzando o cosa? cioè il presidente di una federazione che dopo aver mancato i suoi obbiettivi scrive una lettera simile? scaricando inoltre la colpa sui multirotori per il fatto che l'ENAC se la sia presa anche con i modelli radiocomandati in generale?
era inevitabile che una regolamentazione sarebbe giunta ed era VOSTRO dovere intervenire, facendo notare che una sorta di regolamento già esiste, non lasciare che si arrivi a dover emettere un NOTAM ogni volta che voglio alzare il mio arcus sport di EPP.. e questa sarebbe la federazione che mi rappresenta? quella per cui pago una tessera? Bene, io per ora non la rinnovo, perchè non mi sento rappresentato, e perchè se finisce il modellismo, finisce anche la FIAM. L'assicurazione me la faccio da me, come ho sempre fatto fino a 2 anni fa..
la copia della "letterina" dal sito fiam
Aeromodellismo a rischio in Italia
Speravo di passare finalmente un Natale tranquillo in famiglia ma il 24 dicembre un conoscente che produce droni ed un altro che occupa un posto di rilievo all'ENAC mi hanno contattato per segnalarmi che sul sito dell'Ente (
Enac - Ultimi aggiornamenti) è riportata la bozza di un regolamento che, nato per regolamentare quei mezzi che vengono pilotati in modo remoto quali, ad esempio gli UAV, ha finito per coinvolgere pesantemente anche i nostri aeromodelli.
Per comodità vi allego il capitolo che ci riguarda affinché possiate leggerlo subito ed attentamente ma non dimenticate di consultare anche l'accompagnatoria che la dice lunga su ciò che potrebbe aspettarci.
Probabilmente rimarrete basiti, costernati, increduli come sono rimasto io ed i pochi personaggi cui l'ho girato immediatamente il giorno di Natale che poi a loro volta lo hanno girato ad amici ed appassionati.
Se questo regolamento dovesse andare in porto così come è formulato ci troveremmo di fronte al rischio della fine dell'aeromodellismo organizzato e fatto alla luce del sole perché sarebbe probabile che tutti gli appassionati di questa affascinate ed antica disciplina si disperderebbero in mille rivoli senza più un filo conduttore, senza criteri di sicurezza comuni diventando così dei clandestini a tutti gli effetti.
Lascio a voi pensare come è possibile rispettare la quota di 50 metri (si avete capito benissimo laltezza massima consentita per normali modelli da divertimento ma anche per quelli da gara) per un aeromodello del peso al decollo di kg.20 o di mt.150 qualora il peso sia superiore, lascio a voi di commentare cosa si intende per "lontano da aeroporti", cosa si intende per "non popolate", cosa vuol dire "avere gli strumenti" per misurare i parametri imposti per non essere un fuorilegge, lascio a voi di immaginare quali saranno i costi per ottenere le autorizzazioni, lascio a voi di pensare a come gestire le polizze assicurative, i sinistri, lascio a voi di
Credo che non sia reale pensare che se l'ENAC, e cioè l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile e non un Ente qualsiasi, ha emanato questo regolamento, al momento in bozza ma che potrebbe andare in vigore alla fine del prossimo marzo, si possa ipotizzare di modificarlo in alcune parti o in toto solamente inviando delle semplici osservazioni come da loro richiesto, senza lorganizzazione di un coordinamento di base e senza un intervento autorevole, coordinato, propositivo, di tutte le forze operative dell'aeromodellismo, siano soci FIAM o non FIAM, come gli agonisti, i negozianti, gli importatori, i rivenditori via Internet, i gestori delle Fiere, gli editori delle riviste di modellismo, i gestori dei portali tematici che uniti finalmente tra di loro potranno far sentire con autorevolezza la propria voce, forti della loro esperienza e della loro serietà.
Insomma la FIAM chiama a raccolta tutte queste forze operative ed intelligenti del nostro mondo per coordinare, tutti uniti, una risposta tecnica, ferma e decisa a questo tentativo di farci smettere di divertire all'aperto, o di indurci a commettere dei reati, per poter soddisfare la nostra voglia di libertà in sicurezza, attiva e passiva, nel volo dei nostri aeromodelli.
Non pretendiamo di fare il comodo nostro, ci mancherebbe, e la FIAM ha sempre osteggiato coloro che preferivano questo atteggiamento a quello più costruttivo del coordinamento di base, ma dobbiamo pretendere che chi vuole legiferare, anche su questo argomento, ci ascolti e senta le nostre ragioni senza trattarci ancora una volta come adulti poco cresciuti ed ai quali tutto si può imporre.
Poiché solo se saremo compatti riusciremo nellintento, chiedo quindi a tutti i nostri soci, a tutti coloro che ci leggono, a tutti coloro che scrivono sui forum di passare parola su questo argomento perché è nostra intenzione convocare un grande congresso di tutti gli aeromodellisti in una città posta in zona centrale (Bologna o Roma) per coordinare una risposta corretta ma ferma e precisa al tentativo di non farci più volare alla luce del sole.
Attendo con urgenza commenti sulla posta della FIAM ed intanto porgo i miei più cordiali saluti.
Adolfo Peracchi
Presidente FIAM