Citazione:
Originalmente inviato da bandit che vuol dire quello che hai detto? |
Chiedo scusa, ci riprovo.
ogni oggetto rotante mostra delle frequenze (velocità di rotazione), che sono un "modo proprio di vibrare", ossia se lo si fa ruotare a quei regimi, si possono innescare deformazioni (flessioni, ma anche torsioni), la cui intensità aumenta a dismisura, portandolo alla risonanza.
Esempio statico: il bicchiere di cristallo che si spezza se un soprano bravo ci canta vicino...(eccita le frequenze proprie del bicchiere, quello vibra e si deforma sempre più, finchè oltrepassa i limiti di resistenza e si spacca). Sempre col bicchiere: se inumidite la punta del dito, e lo lasciate scorrere sul bordo, il bicchiere "suona" con un certo tono: se insistete, si può anche spaccare. se ci versate un pò di liquido, cambia il "tono", cioè cambia al frequenza a cui risuona (sono cambiati i vincoli).
Tali frequenze sono caratteristiche della geometria, distribuzione masse, materiali e elasticità dei supporti/telaio, quindi ogni progettista che si rispetti, cerca di fare le cose in modo che, nella normale vita operativa, i propri manufatti siano più rigidi, le frequenze proprie sono tutte ben superiori a quelle di funzionamento, e la risonanza viene evitata.
Fanno eccezione quelle branche, tipo appunto aeronautico ed aerospaziale, dove per ragioni di peso le cose fanno fatte all'osso, "tirate", appunto, e gli organi rotanti, ma non solo, ne risultano molto snelli e flessibili. Ma a quel punto, sia proceduralmente sia con protezioni adeguate, si fa in modo che il pilota possa attraversare tali regimi senza danno e non vi debba/possa permanere. cosa che non sempre si può ottenere in altri campi (pensate la Fiat che scrivesse: evitate di andare in 4 a 67,38 km/ora, pena la distruzione dell'albero motore...)
E' a questo punto scontato che, durante gli avviamenti o i transitori, il corpo rotante si trovi a ruotare, per poco tempo, alle frequenze che potrebbero portarlo in risonanza e addirittura distruggerlo, se non ne esce in fretta.
Se volete un ottimo esempio, è quanto accade alla coda del 130 durante lo spool up: incontra una frequenza critica, e se ce lo teniamo, la coda esplode; se acceleriamo (come siamo invitati a fare), la coda smette di vibrare cosi intensamente.
E furbescamente il costruttore invita a non stazionare a quel regime...
Ovvio che un ruolo fondamentale ce l'hanno giochi e supporti, masse, sbilanciamenti etc
Spero di essere stato un pelo meno oscuro, altrimenti cerco qualche riferimento più rigoroso.